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Moto3 2018, intervista Enea Bastianini: “La Moto3 è diventata una categoria dove c’è molta strategia”

Moto3 news – Archiviato il Gran Premio di Germania, abbiamo potuto fare quattro chiacchiere con Enea Bastianini che quest’anno sta andando veramente forte in Moto3. Portacolori del team Leopard Racing, il romagnolo ci ha raccontato come vede la categoria quest’anno, come è maturato in questi cinque anni di mondiale e quale sarà il suo prossimo futuro
Il Bestia c’è!
Da quando Enea Bastianini è arrivato nel Motomondiale sono passati ben cinque anni e il romagnolo è cresciuto ed è diventato un vero top rider. Attualmente corre con il team Leopard Racing, nella classe minore del Motomondiale, dove è in lotta per il titolo, staccato di 46 punti dal leader Jorge Martin. All’inizio della pausa estiva la nostra Serena Zunino ha potuto fare una chiacchierata con lui, che le ha raccontato il suo approccio alle corse, ha fatto un bilancio del campionato in corso e ha parlato del probabile passaggio in Moto2 oltre che l'immnacabile pronostico MotoGP.

È iniziata la pausa estiva, facciamo un bilancio della prima parte della stagione.
Non è partita male male, ma neanche bene. Purtroppo abbiamo avuto alti e bassi, nelle gare dove siamo stati sempre in piedi abbiamo lottato per i primi posti. Purtroppo ho fatto qualche errore, in altre ho avuto parecchia sfortuna, come l’ultima, al Sachsenring, dove ho beccato una gomma fallata e non sono riuscito a spingere dall’inizio alla fine. Non so dire se il bilancio è positivo o negativo, ora sono a 46 punti dal primo, non sono tanti, ma sono da recuperare.

Sei tornato alla vittoria, com’è stato?
È stato bello, era da più di un anno e mezzo che non vincevo. È stata una grandissima soddisfazione! Quello di Catalunya era stato un weekend completo, avevo ottenuto anche la pole position, su una pista dove mi piace tantissimo correre, era stato tutto perfetto. Tornare in alto poi è unico, dopo molto tempo che ci ho provato, finalmente ci sono riuscito ancora. Spero che sia la prima di tante! Mi sono tolto un peso, però non era un’ossessione vincere. In ogni caso al morale fa bene.

Come dicevi tu sei a 46 punti di distacco da Martin, come vedi la lotta al titolo?
Sicuramente sarà difficile, come tutti gli anni. Quest’anno però la situazione è diversa, sembra che sono sempre tre o quattro piloti a fare la differenza, mentre negli anni scorsi era sempre un grande gruppo a lottare per la vittoria e quindi in tante situazioni era più complicato. Si vedrà gara per gara quello che si può fare. L’importante è essere competitivi e stare sempre davanti a lottare per il podio. Quello è fondamentale.

C’è qualcosa che manca nella tua Honda e che vorresti?
Mi piacerebbe che girasse di più senza gas, nei tratti di percorrenza senza gas arranco un po’ quest’anno. È un po’ il nostro problema principale.

Sei al tuo quinto anno in Moto3, hai una buona esperienza nella classe, com’è cambiata la categoria in questi anni?
Sono vecchio! (ride) È cambiata tantissimo. Mi sono confrontato con tanti piloti, la tecnica è cambiata molto. Prima si tirava tutta la gara dall’inizio alla fine, si voleva sempre stare davanti, mentre adesso è diventata una categoria dove c’è molta strategia. È facile arrivare primo come è facile arrivare decimo quando sei nel gruppetto, quindi si è evoluta in meglio. Io mi sto divertendo!

Qual è il segreto di un pilota per essere veloce?
Bisogna lavorare tantissimo nel box, con la squadra, essere sereni mentalmente. Poi ovviamente bisogna avere delle doti. Tutti i piloti che sono al mondiale vanno forte, non è assolutamente facile, neanche la Moto3.

Secondo te il talento quanto è importante in percentuale?
Con il livello che c’è adesso in Moto3 fa un 50%. L’altro 50 lo fa l’allenamento, la freddezza, la calma, il metodo, l’alimentazione, tanti fattori. Non bisogna trascurare nulla. Io sto lavorando molto su queste cose, senza fare cambi drastici e stravolgere allenamenti e alimentazione. Rispetto a due o tre anni fa sono molto cambiato su questi aspetti.

Guardando ai tracciati dove correrai per la seconda parte della stagione, quale pista è favorevole a te e alla tua Honda?
Sicuramente Brno è una pista dove la Honda è andata abbastanza bene. In generale non c’è una pista dove sai chi andrà forte, come ben hanno dimostrato Martin e Bezzecchi che alla fine sono sempre lì davanti a battagliare. Forse una pista veramente favorevole alla KTM sarà l’Austria, con le belle staccate, e loro hanno un telaio che gli permette di farle molto bene. Forse tra tutte quella sarà la pista dove noi saremo un po’ in difficoltà.

Quali sono i progetti per il prossimo anno?
C’è l’idea di andare in Moto2, ma non è detto, ancora. Dipenderà molto dalle prossime gare e vedremo. Io penso di essere pronto, dopo aver corso per molti anni in Moto3, penso di avere imparato molto da questa categoria e sicuramente cambiare può essere positivo per la mia carriera. La Moto3 è una categoria di passaggio, molti non ti lasciano il tempo di maturare; secondo me c’è chi ci arriva prima o chi ci mette un po’ più di tempo, ma il talento non si definisce da chi cambia prima. Massimo dopo l’Austria si saprà qualcosa.

Come passi queste due settimane di vacanze?
Adesso sto andando ad un concerto! Continuerò ad allenarmi e non farò tanta vacanza, tanto abito a Riccione quindi sono già in vacanza.

Che previsione fai invece per la MotoGP?
Marquez fa la differenza in questo momento, ma Valentino è sempre lì dietro, Lorenzo sta iniziando a fare delle ottime gare. Sicuramente Marquez non avrà vita facile. Valentino potrebbe fare la differenza con la sua esperienza.

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