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Marquez: con Bagnaia farò la guerra in pista, non nel box

Marc Marquez ha ottenuto quello che voleva: la Ducati ufficiale con cui nel 2025 punterà al nono titolo mondiale, Bagnaia permettendo...

"Mi sono messo in testa un piano"

Dopo l'annuncio dell'arrivo di Marc Marquez nel team ufficiale Ducati, lo spagnolo è stato ospite della trasmissione televisiva El Larguero, dove ha raccontato tutti i retroscena di questa vicenda. 

Marc ha chiari gli obiettivi: “L’anno prossimo dovremo lottare per il campionato. Ho preso una decisione molto importante, quella di lasciare la Repsol Honda, la squadra della mia vita, con un carico emotivo difficile, ma l'ho fatto dando priorità alla mia carriera sportiva. Quando ci sono risultati, c’è motivazione. Bisogna avere coraggio e voglia quando si affronta una sfida così importante, perché salirò sulla moto migliore, quella che vince, e vedremo cosa succede. A quel punto ti esponi a tutto, alle critiche, agli elogi, a tutto quello che può succedere, ma ho voluto farlo perché vedevo che altrimenti la mia carriera sportiva sarebbe stata diversa. Ho avuto quattro anni di infortuni, senza risultati, e la motivazione era difficile da mantenere. E soprattutto la fiducia. Mi sono messo in testa un piano, una strategia, e sta andando molto bene”.

Il ruolo fondamentale di Dall'Igna

Il suo futuro compagno di squadra Francesco Bagnaia non si è congratulato con lui, ma l’ha fatto l’amministratore delegato della Ducati: “Sì, Claudio Domenicali mi ha fatto i complimenti”. Il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall’Igna ha ammesso che quello che più lo preoccupa sarà la gestione sportiva del box, e Marc ha detto: “Nel box l’atmosfera dovrà essere calma. La guerra, in pista, al box la calma”. Proprio la persona di Dall’Igna è stata fondamentale in questa operazione: “Con Gigi abbiamo sempre avuto un rapporto molto diretto e molto sincero, e sono in Ducati grazie a Gigi Dall'Igna. È l'ingegnere che ha vinto con tutto ciò che ha toccato. Una delle frasi che gli ho detto quando abbiamo iniziato a parlare è stata che per me la cosa più importante era che nel 2025 e nel 2026 lui fosse sempre in Ducati. Ho aggiunto: ‘Altrimenti non abbiamo nemmeno bisogno di sederci’”.

Tra l’altro con lui ha ammesso che c’erano già stati dei contatti: “Correvano gli anni 2017 e 2018. Siamo sempre stati molto diretti e quegli anni dissi loro di non farmi nessuna offerta perché stavo bene in Honda e non volevo entrare nel gioco di vedere se uno mi dava più dell'altro. Quando ho una cosa chiara, scelgo quello che sento e quello che sentivo adesso era stare in Ducati”.

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