Salta al contenuto principale

MotoGP 2020, Jarvis: “Alcuni membri del team non possono arrivare in Europa”

MotoGP news – L'inizio della stagione 2020 sarà problematico per le case giapponesi, perché i componenti dei team di nazionalità giapponese e australiana non possono recarsi in Europa. Lin Jarvis, Managing Director di Yamaha, ha chiarito cosa comporterebbe non disporre dei propri tecnici in pista
Problema da non sottovalutare
Per avere il minor numero di spostamenti possibili, Dorna ha messo a punto un calendario della MotoGP con gare in Europa, lasciando aperta la possibilità di disputare altre quattro gare extraeuropee da novembre in poi, se le condizioni sanitarie lo permetteranno.
Questo implica un problema per alcuni componenti dei team che vivono lontano. A spiegarlo è stato Lin Jarvis, Managing Director di Yamaha a La Gazzetta dello Sport: “La più grande preoccupazione di Yamaha al momento è la libertà di viaggio dei membri australiani e giapponesi del team. Loro al momento non possono volare in Europa anche con un test negativo al Coronavirus anche se in Australia ora hanno introdotto un sistema che consente eccezioni per importanti impegni professionali e noi ne faremo richiesta per i nostri tecnici”. Ben dieci persone del team Yamaha sarebbero quindi bloccate e la situazione potrebbe avere un risvolto negativo sulla partecipazione di Yamaha: “Abbiamo chiarito che possiamo prendere parte ai GP solo se è possibile trovare una soluzione: i nostri ingegneri giapponesi in particolare devono poter partecipare al GP, se non possono venire in Europa, faremo fatica a correre. La cosa non riguarda solo noi di Yamaha, ma pure Honda e Suzuki ne saranno colpite e questo creerebbe una situazione di vantaggio per i team europei che potrebbero competere a pieno organico. È importante che questo problema sia risolto perché il nostro timore è che altrimenti la nostra partecipazione al campionato possa essere influenzata in modo significativo”.
Leggi altro su:
Aggiungi un commento