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Forca d’Acero: foliage in moto attraverso il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise

Valico montano a 1.538 metri di quota, Forca d’Acero è una delle aree più suggestive del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Durante il periodo autunnale, i boschi di aceri, faggi e querce regalano scenari da cartolina. Ecco un possibile itinerario per godersi la vist

Forca d’Acero

Sita a 1.538 metri di quota, Forca d’Acero segna lo spartiacque tra Lazio e Abruzzo, rappresentando un accesso privilegiato al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. È l’unico collegamento diretto - su due o quattro ruote - tra la Ciociaria e le montagne marsicane. D’inverno sarebbe un itinerario meno consigliato, ma nei giorni d’autunno i faggi e gli aceri si incendiano di rosso, arancio e giallo, trasformando ogni curva in un’immagine da cartolina. Col giusto “outfit” e, magari, scegliendo una bella giornata di sole, lo si può facilmente affrontare prima del gelo invernale. 


Come sempre, quello che vi proponiamo qui è solo uno dei possibili itinerari: tutto dipende dal pinto di partenza e dalla quantità di strada (e di curve) che si desidera affrontare.  Il percorso che proponiamo è di circa 200 km

Per calcolare al meglio il vostro itinerario vi consigliamo: GPX2MAPS, l’app che semplifica i giri in moto

L’itinerario

Il viaggio ha inizio a Sora, nel frusinate. Da qui si seguono le direttrici che tagliano la Ciociaria e si imbocca la storica SR666, strada che sale dolcemente verso il valico. Si passa nei pressi di Campoli Appennino e Valle di Rio, prima di proseguire lungo la SR509 verso la meta. Qui la strada inizia a salire, ma la salita rimane delicata, perfetta per chi vuole godersi, insieme alla moto, anche il paesaggio.  Una volta raggiunta la quota massima, la vista spazia sulla Ciociaria da un lato, sull’Abruzzo dall’altro. Godetevela e, magari, approfittatene per fare una pausa ristoratrice prima della discesa. Dopo il passo, la strada conduce a Opi, piccolo centro marsicano che fa da porta al Parco Nazionale. Da qui, la SS83 scende con dolcezza verso Villetta Barrea, affacciata sul suggestivo Lago di Barrea. Proseguendo, la SP59 risale fino a Civitella Alfedena e, da lì, tramite SS83 prima e la SS17 poi, si arriva a Castel di Sangro. Il tutto per un’ottantina di km circa.  

Per il ritorno invece si hanno due possibilità: o si segue l’itinerario al contrario oppure - ma la cosa si fa più lunga - si può scendere fino a Isernia e, da lì, risalire fino a Sora seguendo la SR 627 per un totale (esclusa l’andata) di ulteriori 120 km circa e parecchie curve strette. 

Borghi e cultura: tra storia, natura e silenzio

Borghetti come Civitella Alfedena e Villetta Barrea meritano senza dubbio una sosta. A Civitella si trova per esempio il Museo del lupo appenninico, mentre a Villetta, tra scalinate, pietre e casette arroccate, si può visitare il Museo dell'Acqua ospitato in un vecchio mulino del ’400. A pochi passi dal borgo c’è anche il Lago di Barrea, praticabile in estate con pedalò e canoe, ma perfetto anche in autunno per scattare fotografie o semplicemente godersi il silenzio della montagna che si riflette sul lago. 

Per rimanere in zona: La fantastica salita al Monte Terminillo: i percorsi e dove mangiare

Il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise 

Il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è uno dei più antichi d’Italia. Nato nei primi anni Venti, fu inaugurato l’11 gennaio 1923, dopo un percorso iniziato già nel 1921 con un comitato provvisorio e proseguito con l’apertura ufficiale del 9 settembre 1922 a Pescasseroli, oggi sede amministrativa.
L’area protetta si estende principalmente in provincia dell’Aquila e, in parte, nelle province di Frosinone e Isernia, abbracciando dunque territori di tre regioni. Nel 2001 ha assunto l’attuale denominazione, che riconosce pienamente questa dimensione interregionale. È considerato un punto di riferimento internazionale per la tutela della fauna appenninica: qui trovano rifugio il lupo, il camoscio d’Abruzzo e soprattutto l’orso bruno marsicano, simbolo stesso del parco. Cercate di non disturbarlo...


 

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