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Suzuki Burgman 400 usato, la quarta serie è la migliore. Ecco perché

Ha la sella bassa, sospensioni morbide e un motore brillante e affidabile. Le finiture sono curate e tiene bene il valore. Così così l’agilità: in mezzo alle auto le dimensioni si sentono, ottimo il vano sottosella

Punti di forza

La quarta serie del Burgman 400, contrassegnata dalla sigla K7, arriva nel 2006: è la più diffusa (oltre 100.000 pezzi venduti) e longeva nella storia del Burgman, visto che con piccole modifiche arriva fino al 2017. Il Burgman K7 rappresenta un’evoluzione importante nello sviluppo di questo scooter, non solo per le linee più filanti e sportive. 

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La quarta serie è quella con il sottosella più grande di tutte, ci stanno senza problemi due caschi integrali

Aumentano sia la capacità di carico, sia la cilindrata del motore: il monocilindrico 4 valvole sale a 399 cm3 ed eroga una potenza di 34 CV

Tra le qualità più apprezzate, le finiture curate con pignoleria giapponese e la sella bassa: tutti riescono a mettere i piedi a terra con sicurezza. Scudo e parabrezza proteggono a dovere, il pilota ha spazio in abbondanza per distendere le gambe, le sospensioni assorbono bene le buche e i pavé, il vano sottosella è grande e regolare, sufficiente per due caschi integrali. Il motore spinge forte a tutti regimi: si va in autostrada senza problemi. L’impianto frenante è potente, davanti ci sono due dischi da 260 mm di diametro, dietro uno da 220 mm. Dal 2011 è disponibile la versione con ABS, da preferire rispetto alle altre.

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Bello e completo il cruscotto con gli indicatori a lancetta ben leggibili

Punti deboli

Sono pochi, a dire il vero. Per esempio la lunghezza (ben 227 cm): se si deve manovrare in poco spazio si fatica, anche perché c’è da fare i conti anche col peso (216 kg). La pedana è ingombrata dal grosso tunnel centrale che lascia giusto lo spazio per i piedi: borse e zaini vanno nel sottosella o nel bauletto. Il passeggero sta più in alto del pilota ed è poco protetto dall’aria. Duro e scomodo da azionare il cavalletto centrale: meglio affidarsi a quello laterale, previsto di serie.

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Cosa controllare 

  • Tagliandi: il Burgman è sul mercato da parecchi anni, problemi ricorrenti ne ha avuti e ne ha pochi. Un libretto dei tagliandi ben compilato è una garanzia.
  • Frizione: nei primi esemplari era deboluccia: Suzuki ha poi offerto una modifica con una frizione a 5 pattini, più robusta. Controllare in ogni caso che innesti la marcia senza strappi e non dia problemi quando si accelera a fondo.
  • Batteria: se è a terra o comunque è debole, potrebbero esserci problemi al regolatore di tensione.
  • Cuscinetti: i cuscinetti delle ruote sono delicati: potrebbero essere KO negli esemplari che hanno percorso più di 30.000 km.

Rilevamenti

  • Velocità massima: 156,1 km/h
  • Accelerazione: 0 - 400 18,1 sec.
  • Consumo extraurbano: 28,1 km/litro
  • Peso: 208 kg

Quotazioni medie

da 2.000 a 4.500 euro
Il Burgman è uno scooter che “vale”, cioè tiene bene le quotazioni dell’usato ed è sempre richiesto. Sul mercato le offerte non mancano: trattandosi di un modello in vendita da tanti annisi trova anche a prezzi convenienti. Difficile poi incappare in “bidoni”: progettato per durare e costruito con cura, anche gli esemplari “vecchiotti” non danno

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