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È tra le "rosse" migliori da guidare, ma nessuno se la fila: pregi e difetti della Ducati Diavel usata

Ha un gran motore, tiene bene la strada ed è costruita con cura, su strada è efficace e divertente, ma richiede un pilota esperto. Rigide le sospensioni, scarso lo sterzo

Punti di forza

È una delle Ducati più “gustose” da guidare su strada: la posizione di guida è comoda, eretta e con le gambe piegate il giusto, perfetta per la città e per viaggiare, ma soprattutto per affrontare i percorsi con tante curve. Telaio e sospensioni fanno un buon lavoro: la Diavel risponde svelta ai comandi del pilota, segue precisa le traiettorie e ha reazioni sempre ben prevedibili.
Il motore bicilindrico ha grinta in abbondanza (abbiamo rilevato alla ruota ben 145 CV), con una bella spinta ai medi e alti regimi. La frenata con pinze freno radiali non ha nulla da invidiare a quella di una sportiva da pista. Bene anche il peso (229,5 kg rilevati): rispetto alle concorrenti dirette la Diavel è nettamente più leggera. Molto buone le finiture.
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Il motore V2 ha caratterizzato la Divale fino al 2025 quando è stato sostituito dal V4

Punti deboli

Lo sterzo non è granché, quando bisogna manovrare in mezzo al traffico si fatica. Le sospensioni sono sportive: vanno bene per andare forte, ma limitano il comfort sulle strade rovinate e sul pavé. La protezione dall’aria è limitata: anche se il pilota è ben inserito nella moto, la testa e il petto restano scoperti. È una Ducati “di lusso”, i costi di gestione sono adeguati.
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Cruscitti lcd in due parti, poco bello da vedere, ma almeno è chiaro e leggibile

Cosa controllare

  • Cinghie distribuzione Il motore della Diavel ha intervalli di manutenzione “lunghi”: ogni 12.000 km (oppure ogni 12 mesi), ma le costose cinghie della distribuzione si cambiano solo ogni 24.000 km.
  • Catena con la Diavel è difficile resistere alla tentazione di aprire con decisione il gas. Ne fanno le spese catena, corona e pignone: controllare che non siano troppo consumati.
  • Cavalletto Alcuni modelli 2012 hanno registrato rotture anomale al cavalletto laterale.
  • Gomme Come per la catena di trasmissione: sono costantemente sotto sforzo...
  • Raffreddamento Il motore in città scalda parecchio: la meccanica non ne risente, il pilota sì.
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Forcellone monobraccio e doppio silenziatore, il posteriore è la parte più bella della Diavel

Prestazioni rilevate

  • Velocità massima 240,5
  • Accelerazione 0-400m 11,1 sec
  • Consumo extraurbano 22,9
  • Peso 229,5 kg

Quotazioni medie 

da 7.000 a 15.000 euro 
La Ducati Diavel da nuova costava piuttosto cara e non è facile da trovare questo spiega perché le quotazioni dell’usato siano piuttosto elevante, persino per i primissimi esemplari del “lontano” 2011. Difficile quindi ottenere sconti dai concessionari o fare affari con i privati. I soldi però sono spesi bene: oltre a essere una gran bella moto da guidare, la tenuta del valore è garantita anche per i prossimi anni. 
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Aggiungi un commento
Mihawk
Lun, 25/08/2025 - 11:56
Tutti sti soldi per una moto senza cambio automatico e che fa calore alle gambe.