Quanto fa la BMW HP2 usata? Inarrestabile, impegnativa ma quante soddisfazioni!
Esclusiva nel prezzo e nelle prestazioni, la HP2 di BMW è una enduro “vera” che in fuoristrada richiede esperienza e polso fermo.
High Performance, davvero
La sigla HP (High Performance) in casa BMW ha sempre contraddistinto moto specialistiche ad alte prestazioni. La prima di questa famiglia è stata la HP2 Enduro, una moto estrema derivata dalla R 1200 GS dell’epoca, con la quale condivideva solo il motore boxer. Per ridurre il peso, era stato eliminato il contralbero di bilanciamento. Il telaio, invece, proveniva direttamente dalle R 900 R utilizzate da BMW alla Parigi-Dakar tra il 1999 e il 2001: un traliccio in acciaio abbinato a una forcella a steli rovesciati da 45 mm completamente regolabile, in sostituzione del Telelever (poco adatto all’off-road). Dietro, il classico monobraccio Paralever era stato irrigidito e allungato di 30 mm.
Ergonomia e prestazioni
L’ergonomia è studiata per la guida in piedi: fianchi stretti, sella snella e manubrio regolabile su due posizioni. Il boxer eroga 93,4 CV alla ruota (63,6 kW) e offre una spinta poderosa. Tuttavia, con quasi 200 kg di peso, la HP2 non è certo una moto per principianti: richiede esperienza, soprattutto in fuoristrada, dove comunque la ciclistica mostra tutta la sua efficacia. Su strada, invece, la HP2 sa sorprendere per precisione e trazione, restituendo una sensazione di solidità e controllo tipica del marchio bavarese.
Con la pompa fornita da BMW si regolava l’assetto della HP2, tenendo d’occhio la “livella a bolla” nel telaio
C'era anche il kit da enduro a motard
Per chi desiderava divertirsi tra le curve, BMW offriva un kit ufficiale, che trasformava la HP2 in una motard pura. Il pacchetto comprendeva ruote a raggi da 17 pollici (anteriore 3,5×17, posteriore 4,0×17) con pneumatici stradali Continental Road Attack, disco anteriore maggiorato da 320 mm, protezioni forcella dedicate e supporti pinza freno riposizionati. La conversione era rapida: bastava sostituire le ruote e i paraforcelle, mantenendo invariati gli attacchi principali. Con il kit montato, la HP2 cambiava volto, diventando una “motardona” senza compromessi, capace di divertire anche su asfalto grazie al peso contenuto e alla risposta immediata del boxer. Oggi, gli esemplari dotati di questo kit sono tra i più ricercati sul mercato dell’usato e possono aumentare sensibilmente di valore se originali e ben conservati.

Pure in versione motard, sapeva dire la sua...
I nostri rilevamenti
- Velocità massima: 213,7 km/h
- Accelerazione 0-400 m: 12,1 s
- Accelerazione 0-1000 m: 22,9 s
- 0-100 km/h: 3,8 s
- Ripresa (da 50 km/h in 6ª):
– 0-400 m: 12,0 s
– 0-1000 m: 23,2 s - Potenza max alla ruota: 93,4 CV / 63,6 kW a 7.600 giri/min
- Coppia max alla ruota: 103,8 Nm / 10,5 kgm a 5.800 giri/min
- Frenata da 100 km/h: 41,2 m
- Peso: 190 kg
Consumi (km/l)
- Autostrada: 15,8
- Extraurbano: 19,6
- A 90 km/h: 21,2
- A 120 km/h: 17,3
- Al massimo: 8,6
Quotazioni
Le poche HP2 sul mercato sono oggi supervalutate: un esemplare in buone condizioni vale già più del prezzo originale (circa 17.500 euro), ma il valore cresce se la moto è completamente originale o dotata del kit motard ufficiale.
Periodo di produzione: 2005 – 2008
Quotazioni attuali: da 17.000 a 27.000 euro
Foto e immagini