MV Agusta F3 675, i consigli per scegliere un buon usato
Se amate le sportive di Schiranna e non volete svenarvi, la F3 675 potrebbe essere una scelta da tenere in considerazione. Tuttavia, è bene controllare approfonditamente l’esemplare prima dell’acquisto, per via di qualche problemino di gioventù

Nel 2012 la italiana MV Agusta ruppe gli schemi nel segmento delle sportive di media cilindrata presentando la F3, una moto che tecnicamente si discostava dalle piattaforme tecniche delle giapponesi, basate su motori a quattro cilindri in linea e telai perimetrali. Era l'opera postuma di Claudio Castiglioni, scomparso per un male incurabile nel 2011.
Punti di forza
La F3 675 sfoggiava un rivoluzionario tre cilindri con albero controrotante, 128 CV di potenza massima, 71 Nm di coppia, inserito in un telaio con struttura a traliccio. Nel 2013 arrivò poi la versione 800, con propulsore maggiorato nella cubatura e nelle prestazioni (148 CV, 88 Nm) salvo mantenere la medesima ciclistica. Nonostante le dimensioni ridotte, la F3 è accogliente per il pilota: la posizione è d’attacco ma i manubri sono larghi. Leggera e compatta, ha una ciclistica a punto che la rende agile tra i cordoli. Il motore va tenuto su di giri: ai bassi è un po' vuoto, mentre agli alti è esplosivo. A punto e poco invasivo il controllo di trazione, regolabile su 8 livelli di intervento. Instancabili i freni, davvero potenti e modulabili.

Punti di debolezza
La posizione in sella d’attacco va bene in pista ma su strada, complici anche i semimanubri bassi, risulta parecchio scomoda. Il cambio, se strapazzato, diventa meno preciso. Lato protezione aerodinamica il cupolino c’è, ma è basso e per trovare protezione bisogna “spalmarsi” sul serbatoio. Il passeggero sta anche peggio per la posizione rannicchiata, senza appigli, su una porzione di sella davvero piccola e poco imbottita.
Cosa controllare
Prima dell’acquisto, è bene controllare approfonditamente l’esemplare che avete davanti, specie se si tratta di un model year 2013-2013. Vediamo nel dettaglio cosa controllare:
- Acceleratore elettronico: su alcuni modelli sono stati segnalati malfunzionamenti alla gestione del comando elettronico dell’acceleratore, il quale lasciava il motore accelerato per un istante anche in rilascio. Meglio verificare.
- Piatto spingidisco: insieme ai gommini, deve essere stato sostituito dai concessionari per migliorare l’effetto antivibrante nell’innesto marcia. Controllate se il modello da voi prescelto è stato oggetto di questa operazione.
- Valvola di scarico: su alcuni esemplari la valvola di scarico restava occasionalmente aperta. Il problema è risolvibile sostituendo i cavi di comando della valvola, operazione che va effettuata in officina.
- Ruota posteriore: controllate che il parastrappi della ruota posteriore non abbia preso gioco: questo può accadere se la moto ha molti km o ha girato tanto in pista. Per la verifica è sufficiente una semplice operazione: mettete la moto in marcia e muovetela avanti e indietro, se la ruota gira leggermente a vuoto allora è necessario cambiare i parastrappi.

I rilevamenti:
- Velocità massima 237,5 km/h
- Accelerazione 0-400 11,6 sec.
- Consumo extraurbano 17,5 km/litro
- Peso 173 kg
Quanto pagarla
Per gli esemplari prodotti dal 2012 al 2015 si trovano prezzi da 5.000 a 11.000 euro.
Foto e immagini

















