Kawasaki Z 900 RS usata, efficace ed elegante
La Z 900 col vestito “retrò” è una moto potente, affidabile e ben costruita. Comoda anche per due, sfoggia componenti di qualità e una buona dotazione

Punti di forza
Nasce sulla base tecnica e meccanica della naked Z 900, ma riprende le forme e i colori della mitica Z1 900 Super 4 del 1973 e offre un comfort nettamente superiore (la sella è comoda come una poltrona). Il motore è bello “pieno” ed elastico sin dai 2.000 giri (anche se con 14 CV in meno rispetto alla Z 900), la costruzione è curata nei dettagli e la ciclistica vanta componenti raffinate. I freni “radiali” sono un bel mix di potenza e dosabilità e le sospensioni, regolabili anche nell’idraulica, garantiscono una tenuta di strada precisa (anche se tra le curve è meno reattiva della sorella naked). E ci sono anche tre livelli di controllo di trazione ben tarati. Per chi cerca il top c’è pure la versione SE, con tanto di ammortizzatore Öhlins e freni Brembo.
Punti deboli
La RS non ha problemi, solo piccoli difetti. Per esempio il leggero effetto on-off quando si riprende il gas a centro curva: non è grave, ma all’inizio può dare fastidio (poi ci si fa la mano). Oppure la sella un po’ larga, che disturba chi è di gamba corta nell’appoggiare i piedi a terra. O ancora la sesta marcia molto “lunga” (che però aiuta a ridurre i consumi in autostrada). E non disturbano neanche le leggere vibrazioni intorno ai 130 km/h.
Prima dell’acquisto controllate bene
- Tagliandi - Lo sappiamo tutti, ma è sempre bene ripeterlo: una manutenzione regolare è alla base dell’affidabilità.
- Frizione - Controllate che stacchi bene in partenza e non “strappi” nelle cambiate.
- Trasmissione finale - È di buona qualità, ma se il proprietario era uno “smanettone”, catena, corone e pignone potrebbero essere da cambiare.
- Parti aftermarket - Non è una moto che invoglia alle elaborazioni, ma sempre meglio evitare gli esemplari con troppe modifiche.
- Richiami - Ce n’è stato solo uno che risale al lontano 2018 per un possibile montaggio errato del tubo del liquido dei freni e del cablaggio ABS.

Il cruscotto della Z 900 RS sfoggia due classici strumenti analogici e cioè tachimetro e contagiri. In mezzo, un piccolo display discretamente leggibile anche con il sole alto, con sopra la spia che suggerisce il cambio marcia
I rilevamenti
- Velocità massima: 210,7 km/h
- Accelerazione: 0 - 400 metri: 11,9 secondi
- Frenata da 100 km/h: 39,2 secondi
- Peso a secco: 203,5 kg
Le quotazioni
Ok le “vecchie” Di Z 900 RS non ne sono state vendute tante e chi ce l’ha non la vende facilmente. Per risparmiare davvero bisogna puntare sulle “vecchie” Euro 4 (2018-2020).
Prezzi da 6.800 a 11.400 euro.
Foto e immagini



