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Candela moto: pulizia e sostituzione

Le candele sono un elemento fondamentale della meccanica, dal loro corretto funzionamento dipende la resa del motore. Scopriamo come sono fatte, come funzionano e come va fatta la manutenzione

Sostituire una candela è una delle operazioni più semplici che il motociclista alle prime armi impara. Eppure, nonostante questo “imprinting” che la maggior parte degli utenti della strada incamera già agli inizi della propria storia a due ruote, ci sono molte cose da sapere su un componente della moto così fondamentale. Apprendere un po' di teoria a riguardo non può che tornare utile per uscire dalla conoscenza “primitiva” della candela e così comprendere al meglio funzionalità e interventi da considerare.

 

Come è fatta una candela

La candela è costituita da un corpo metallico, al cui interno si trova un’astina d’acciaio, isolata da un involucro di porcellana. Questa parte viene definita elettrodo centrale e non va confusa con l'altro elettrodo (di massa), dalla ben nota forma ricurva, posto a 0,5-0,7 mm dalla punta. La corretta distanza tra i due elettrodi – e la pulizia degli stessi- è essenziale ai fini del corretto funzionamento del dispositivo. Le candele svolgono la funzione di avviare il processo di combustione della miscela aria-benzina nella camera di scoppio. Tutto inizia con la produzione di una scintilla, che scocca tra i due elettrodi.

 

Cos’è il grado termico

Descrive la capacità della candela di smaltire il calore generato dalla combustione. La quantità di calore sviluppata in camera di combustione è tendenzialmente maggiore nei motori dalle prestazioni più elevate, con un relativo aumento della temperatura della candela stessa. Ma prima di valutare i gradi, facciamo un passo indietro per comprendere cosa succede alla nostra candela.

 

Positivo e negativo

Le  candele sono un circuito elettrico, il  polo negativo è quello in metallo ed è la parte che si avvita nella testata e disperde calore molto in fretta. Il polo positivo invece è separato dal corpo metallico da una struttura isolante, ed è proprio la forma e la composizione dell'isolante che determina il grado termico. Ampliando o riducendo la superficie di contatto tra isolante e polo negativo, si può definire la maggiore o minore quantità di calore dissipata dalla candela attraverso il corpo ( in percentuale vale più della metà del totale). Nelle candele con capacità termica più elevata, la superficie di contatto fra isolante e negativo è più grande. Nelle candele con capacità termica inferiore la superficie è più piccola.

 

I valori del grado termico

Il grado termico si valuta con scale numeriche, ma non secondo uno standard comune. Tendenzialmente ogni marchio ha la propria scala e non sempre all'aumento dei numeri indicati corrisponde un grado termico più elevato (vedi scala Bosch). Come sistema di riferimento per l'utente, in gergo comune una candela si dice “calda” se ha bassa attitudine a disperdere calore ed è indicata per motori di bassa potenza. Al contrario si dice “fredda” se ha buona attitudine a disperdere calore ed è indicata per motori di elevata potenza.

 

Manutenzione e usura

Come tutti i componenti meccanici, anche le candele sono soggette a usura: vanno controllate e sostituite a tempo debito. Le informazioni sul numero di chilometri raggiunti i quali è raccomandabile la sostituzione, si trovano nel libretto di manutenzione della moto; rispetto a una volta le percorrenze sono aumentate enormemente.

In media si può dire che oggi vanno cambiate ogni 30mila km. La sostituzione deve avvenire solo con candele del tipo consigliato dal produttore o comunque di un modello compatibile. Anche in questo caso è utile consultare il libretto, dove sono indicate marche e modelli utilizzabili sulla vostra moto. Se non avete il libretto, chiedete al vostro meccanico di fiducia, e in ogni caso sui siti dei principali produttori di candele si trovano gli elenchi delle compatibilità modello per modello.

 

Il controllo

Un regolare controllo delle candele è utile ai fini di riscontrare segni di malfunzionamento e si può fare semplicemente smontando la candela stessa e osservando lo stato dell’elettrodo. La presenza di residui di carbonio (nero) è indice di una temperatura di combustione troppo bassa o di una miscela eccessivamente ricca. Al contrario, se la colorazione è biancastra, potrebbe essere il sintomo di una miscela troppo magra o che la candela è troppo calda. La colorazione corretta in definitiva è nocciola. Se sugli elettrodi si notano delle tracce d’olio non combusto, il residuo potrebbe indicare un problema alle fasce, usurate e da sostituire.

 

La sostituzione

La sostituzione delle candele su una moto è un’operazione che può essere fatta anche da chi è alle prime armi. Prima di iniziare il lavoro è necessario procurarsi una chiave per candele, spesso è fornita in dotazione con la moto (verificare la sua presenza quando si acquista un usato), ma alle volte si tratta di attrezzi di bassa qualità, per fare le cose per bene vi consigliamo di comprarne una nuova.

Il cambio deve avvenire rigorosamente a motore freddo per non esporsi al rischio di ustioni e per facilitare lo smontaggio. In primo luogo va rimossa la pipetta della candela, esercitando con la mano una leggera forza in direzione dell’esterno della punta della candela. Fatto questo, si procede alla rimozione della candela. La nuova candela andrà inizialmente avvitata a mano, dopo aver completato il serraggio con la chiave, si rimonterà la pipetta sulla candela. L’utilizzo di qualche goccia di olio motore come lubrificante può facilitare l’avvitamento della nuova candela nella sua sede.

 

La pulizia

La pulizia della candela non è consigliata: spugnette abrasive o prodotti chimici possono causare danni all’isolante, diciamo che è da tenere come ultima spiaggia nelle situazioni di necessità.

Se la candela presenta depositi di carbonio non bisogna fare nulla, le candele sono autopulenti ma solo se lavorano alle temperature adeguate, ovvero tra i 550 °C e al massimo fino a circa 800 °C. Questa situazione è raggiunta già intorno ai 450 °C, perciò per una pulizia si può far arrivare a temperatura la candela su una moto ben carburata; inizialmente avrà problemi in partenza ma poi i residui di carbonio verranno eliminati e la candela tornerà a funzionare a dovere.

 

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