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Fango sulla targa per ingannare l'autovelox? La multa è certa

Per sfuggire alle multe qualche furbetto circola con la targa imbrattata, ma in realtà utilizzare questi trucchetti per sfuggire ai controlli è parecchio rischioso: il Codice della Strada prevede multe salate 

La targa dei veicolo serve per identificarlo e associarlo al soggetto che ne risulta proprietario e l’art. 102 del Codice della Strada detta la disciplina per tutte quelle vicende che possono interessare la targa del proprio veicolo: smarrimento, sottrazione, deterioramento e distruzione. 

Devono sempre essere leggibili

La stessa norma stabilisce che i dati di immatricolazione indicati nella targa devono essere sempre leggibili e chiunque circoli con la targa non chiaramente e integralmente leggibile è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 42 a euro 173

Non ci sono alibi

Se veniamo fermati non possiamo evitare la sanzione cercando fantasiose giustificazioni sulla mancata leggibilità dei dati, infatti lo stesso articolo 102 è inflessibile e obbliga l’intestatario del veicolo, in ipotesi di deterioramento tale comportare la non leggibilità di tutti, o alcuni, numeri o lettere, di richiedere all'ufficio competente (della Direzione generale della M.C.T.C.) il rinnovo dell’immatricolazione, con le procedure indicate nell'art. 93 del codice stesso. Ricordiamo, infine, che in ipotesi di smarrimento, sottrazione o distruzione della targa, l'intestatario della carta di circolazione deve, entro quarantotto ore, farne denuncia agli organi di polizia, che ne prendono formalmente atto e ne rilasciano ricevuta.
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