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MotoGP 2024, Stoner: “Agostini e Doohan i migliori. Pedrosa il più sottovalutato”

MotoGP news – Ex pilota ormai da otto anni, Casey Stoner ha indicato quali, a suo parere, sono stati i migliori piloti della storia, sottolineando l’incredibile bravura del suo ex compagno Dani Pedrosa

I più grandi secondo Stoner
A fine 2011 Casey Stoner si è ritirato dal motociclismo, lasciando di fatto il suo posto nel team Repsol Honda a Marc Marquez. L’australiano se n'è andato quando era al massimo della sua competitività, con due titoli già conquistati – uno con Ducati e uno con Honda – e una grande rivalità con Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. A soli 27 anni  decise che la cosa migliore per lui fosse appendere il casco al chiodo, godersi la sua bella famiglia e una nuova fase della sua vita. Se oggi guarda alla storia motociclismo, ha ben chiari i nomi dei piloti che hanno lasciato un segno.

"Mick è il top"
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport Stoner ha dichiarato: “Per me Giacomo Agostini e Mick Doohan senza dubbio sono i migliori. Doohan non viene considerato insieme agli altri, perché non ha vinto tanti campionati o gare come gli altri, ma nessuno sa quanto sia stato bravo nel riuscire a recuperare dall'infortunio. Gli altri piloti che hanno ottenuto più di lui non hanno mai dovuto fare i conti con gli infortuni che ha avuto. Non credo che nessuno avrebbe avuto il suo stesso successo dopo. Quindi per me Mick è il top. Da lì probabilmente puoi nominare Valentino, Marc... Difficile dirlo”.

Ma lasciando da parte i numeri, Stoner ha ammesso: “Credo che il più sottovalutato che ho visto sia stato Dani Pedrosa. Quando lo osservi da vicino e capisci cosa è stato capace di fare, essendo fisicamente così piccolo, nessuno riesce a capirlo. Già io ero troppo piccolo per la MotoGP. Pesavo 59 chili e penso che Dani ne pesasse 55/56. Tutti pensano che essere più leggeri sia meglio, ma sono moto grandi, pesanti e potenti. Non sei così stabile quando pesi poco. Per me è stato incredibile quello che Dani è riuscito a fare. Correndo con lui per tutta la carriera, nessuno può capire quanto fosse veloce”.

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