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MotoGP 2023, Pernat: “Iannone? Tornerà in MotoGP o in SBK

MotoGP news – A fine anno scadrà la squalifica di Andrea Iannone, secondo il suo ex manager Carlo Pernat l'abruzzese, a 35 anni suonati, tornerà in pista perché il talento resta e potrebbe ottenere ancora grandi risultati: “Chiedetelo a Valentino Rossi se si può essere ancora veloci a quell’età”

Il discorso legato al marketing
Era il 2019, quando Andrea Iannone venne trovato positivo ad un controllo antidoping. Il pilota abruzzese sostenne che si sarebbe trattato di contamonazione alimentare ma, alla fine di un lngo iter giudiziale, fu squalificato per 4 anni.

Iannone quindi potrà tornare a fare il pilota a tutti gli effetti a fine anno. A parlare di lui è stato il suo ex manager Carlo Pernat, che alla rivista Men on Wheels, ha spiegato: “Iannone è un talento pazzesco e di sicuro non bastano quattro anni per annullare il talento. Quello resta sempre. Secondo me lui ha in mente di tornare alle competizioni. Nella MotoGP, il marketing è diventato predominante, ed essendo io un uomo marketing, un rischio su Iannone me lo prenderei. Non so se qualche team lo prenderà o se lui vincerebbe ma sarebbe un bel colpo dal punto di vista mediatico”.

"Qualcuno gli offrirà una sella"
Qualche possibilità che torni agli alti livelli c’è realmente, e lo stesso Paolo Campinoti, proprietario del team Pramac, aveva ammesso che se fosse stato per lui lo avrebbe preso senza problemi. Pernat ha continuato: “Io penso che lo rivedremo in un mondiale, forse non in MotoGP ma magari in Superbike. Credo che qualcuno, al termine della squalifica gli offrirà una sella, anche perché Andrea si è sempre allenato sodo, non si è mai completamente distaccato dall’ambiente del motorsport e se andiamo a guardare, è un classe 1989, il prossimo anno avrà 35 anni”. Chiaro che non è più così giovane, dal momento che ad oggi il pilota più "anziano" in MotoGP ha 32 anni, ma a quell’età si può ancora essere competitivi e Pernat ha concluso dicendo: “Chiedetelo a Valentino Rossi se si può essere ancora veloci a quell’età. Il Dottore, forse ce lo siamo dimenticati, stava per vincere un mondiale a 36 anni suonati”.

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