MotoGP 2022, Iannone: “Tornerò a correre. C’è ancora qualcuno che crede in me”
MotoGP news – A dicembre del prossimo anno Andrea Iannone estinguerà la squalifica per doping comminata a novembre 2019. Il pilota di Vasto ha raccontato come sta vivendo questo momento così difficile della sua vita, ha parlato dei suoi progetti e dell’unico pilota con cui attualmente è rimasto in contatto
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MotoGP
Una squalifica importante
A dicembre 2019 la vita di Andrea Iannone cambiò drasticamente, dopo che in alcuni esami antidoping svolti dopo il Gran Premio della Malesia risultò positivo al Drostanolone. La squalifica che gli venne data fu esemplare, quattro anni, che finirà di scontare a dicembre 2023. In questo periodo di inattività il pilota di Vasto ha avviato diversi locali, tra Italia e Svizzera, e intervistato dalla Gazzetta dello Sport ha raccontato come sta vivendo questo allontanamento forzato: “Umanamente ho fatto esercizio di pazienza e calma, altrimenti non sarei riuscito a gestire una situazione che mi ha complicato la vita. Ho reagito soffrendo in silenzio, ma con dignità e senza veleni”.
Senza moto non è vita
Una cosa però è certa nella sua mente, ovvero il suo futuro: “Tornerò a correre. Non so dove, come e quando, se in MotoGP o Superbike, ma lo garantisco: non riesco ancora a riempire la mia vita con altre cose che non siano la moto o la velocità”. Iannone ha passato davvero tanto tempo lontano dalle corse, ma è convinto di poter tornare e ha ammesso: “C’è chi crede ancora in me ed è bello. Non penso di dover avere un’altra possibilità, ma di riprendermi il mio: un’altra possibilità si dà a chi è colpevole o ha compiuto un reato. Io non sono tra questi. Sento ancora il mio ex manager Carlo Pernat e Paolo Campinoti, uno di famiglia, ma le corse sono fatte per vincere, non per amicizie vere. Dei piloti sento Jorge Martin”. Proprio ora Aprilia, la Casa con cui ha corso l’ultima stagione e che l’ha sostenuto durante il processo, sta lottando per il titolo con l’allora suo compagno di squadra Aleix Espargarò, ma lui chiude il discorso dicendo: “Non ci voglio pensare”. Ed è giusto così. Ora è meglio guardare al futuro…
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A dicembre 2019 la vita di Andrea Iannone cambiò drasticamente, dopo che in alcuni esami antidoping svolti dopo il Gran Premio della Malesia risultò positivo al Drostanolone. La squalifica che gli venne data fu esemplare, quattro anni, che finirà di scontare a dicembre 2023. In questo periodo di inattività il pilota di Vasto ha avviato diversi locali, tra Italia e Svizzera, e intervistato dalla Gazzetta dello Sport ha raccontato come sta vivendo questo allontanamento forzato: “Umanamente ho fatto esercizio di pazienza e calma, altrimenti non sarei riuscito a gestire una situazione che mi ha complicato la vita. Ho reagito soffrendo in silenzio, ma con dignità e senza veleni”.
Senza moto non è vita
Una cosa però è certa nella sua mente, ovvero il suo futuro: “Tornerò a correre. Non so dove, come e quando, se in MotoGP o Superbike, ma lo garantisco: non riesco ancora a riempire la mia vita con altre cose che non siano la moto o la velocità”. Iannone ha passato davvero tanto tempo lontano dalle corse, ma è convinto di poter tornare e ha ammesso: “C’è chi crede ancora in me ed è bello. Non penso di dover avere un’altra possibilità, ma di riprendermi il mio: un’altra possibilità si dà a chi è colpevole o ha compiuto un reato. Io non sono tra questi. Sento ancora il mio ex manager Carlo Pernat e Paolo Campinoti, uno di famiglia, ma le corse sono fatte per vincere, non per amicizie vere. Dei piloti sento Jorge Martin”. Proprio ora Aprilia, la Casa con cui ha corso l’ultima stagione e che l’ha sostenuto durante il processo, sta lottando per il titolo con l’allora suo compagno di squadra Aleix Espargarò, ma lui chiude il discorso dicendo: “Non ci voglio pensare”. Ed è giusto così. Ora è meglio guardare al futuro…
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