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Caso doping, Iannone: “Ogni giorno mi è parso un anno”

A seguito della sentenza arrivata dalla Corte Disciplinare della FIM, che rifila ad Andrea Iannone 18 mesi di squalifica, l’abruzzese si è aperto con i suoi tifosi attraverso Instagram e ha raccontato come ha vissuto questi mesi da incubo. E anche che cosa ha imparato da tutto questo
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MotoGP
"A tutti voi, sarò per sempre grato"
Il 17 dicembre 2019 Andrea Iannone è stato squalificato dalla FIM (Federazione Internazionale di Motociclismo) perché trovato positivo ad un controllo anti-doping svolto domenica 3 novembre durante il GP della Malesia. Da quel momento in poi il pilota abruzzese si è chiuso in sé stesso aspettando solo che il caso si risolvesse e ieri è arrivata la sentenza: 18 mesi di squalifica. Sul suo profilo Instagram Iannone ha scritto: “Sono passati mesi da quando questa triste storia è iniziata e vi confesso che ogni giorno mi è parso un anno. Essere giudicato innocente non mi lascia certo felice poiché, per la prima volta nella storia, un atleta viene giudicato innocente e allo stesso tempo viene condannato a 18 mesi per aver assunto cibo contaminato fuori dal proprio controllo. E non mi fermerò davanti a questa sentenza perché non dovrà succedere mai più per nessun altro. Nonostante la sofferenza di dover percorrere un cammino impervio e non scelto, ingiustamente, ho deciso di continuare ogni mio passo in silenzio. La mia sofferenza silenziosa, però, ha nascosto fino ad oggi tutto quello che questa vicenda mi ha insegnato: nulla è scontato e tutto può cambiare in un secondo”. Il periodo è stato difficile, ma c’è anche un lato positivo della vicenda: “Mi porto dietro però anche tante note positive, come il vostro affetto o l’aver potuto valutare persone e fatti in modo più maturo. Proprio così, nonostante tutto oggi sono più maturo e consapevole del vostro affetto. Non mi avete lasciato mai e mi avete accompagnato in ogni momento di questo triste e duro percorso. Ecco perché affronterò il mio futuro ricordando per sempre questi momenti, cercando di essere la forza che io ho avuto: donando il meglio di me agli altri”. Infine, i ringraziamenti: “Nel ringraziare tutti voi che mi siete stati accanto, però, rivolgo la mia riconoscenza anche ai miei amici, alla mia famiglia e a mio padre in particolare, a tutto il Team Aprilia, a Massimo Rivola e a tutti i miei sponsor che non mi hanno mai abbandonato. Oltre al mio ringraziamento, inoltre, rivolgo tutta la mia stima al mio avvocato, Antonio De Rensis che mi è stato accanto in ogni momento come un padre fa con i propri figli. A tutti voi, sarò per sempre grato. Andrea”.

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