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L'omologazione Euro 5+ è un bel problema per i catalizzatori

La più recente delle normative antinquinamento è in vigore da quest’anno e pone parecchi problemi ai progettisti. Vediamo perché

La normativa Euro 5+ è la tegola che cade sulla testa dei progettisti nel 2024, perché comporta una ulteriore stretta sul fronte delle emissioni e dunque richiede nuovi studi per restare entro i nuovi limiti.

La questione principale riguarda il deterioramento del catalizzatore di una motocicletta nel corso della sua esistenza, per evitare che perda efficacia con il passare dei chilometri. Dunque per tenere sotto controllo l’efficienza del catalizzatore nel tempo viene imposto un monitoraggio effettuato per mezzo della centralina della stessa motocicletta.

 

Guai per i catalizzatori

Il problema sta nel fatto che i catalizzatori, per essere efficienti, devono lavorare ad elevate temperature, ma se queste salgono in maniera eccessiva il catalizzatore si deteriora molto rapidamente e non svolge più il suo compito. Ad esempio, bastano solo alcune mancate accensioni all’interno della camera di scoppio durante il funzionamento – quello che si dice “perdere colpi” – per far salire la temperatura oltre il livello di guardia, dunque è necessario sia che il catalizzatore sia robusto, sia che il motore funzioni correttamente.

 

Subito a 300 gradi

Sul versante opposto, perché il catalizzatore possa esercitare correttamente la sua funzione di riduzione delle emissioni è necessaria una temperatura di almeno 300 °C.  Vengono effettuati test per verificare in quanto tempo viene raggiunta la temperatura minima richiesta partendo da un avviamento a freddo, e se il sistema non è in grado di raggiungerla con sufficiente velocità il motore non ottiene l’omologazione. Dunque progettando una motocicletta è necessario spostare il catalizzatore sempre più in avanti verso il motore, per fare in modo che la temperatura di esercizio venga raggiunta più velocemente, e  naturalmente questo influenza la progettazione e l’ingegneria del veicolo.

 

Anche l’olio è pericoloso

Un altro motivo di deterioramento del catalizzatore può essere “l’avvelenamento”, ad esempio a causa di olio motore che finisce al suo interno incombusto, riducendone l’efficienza.

Una spia avverte il conducente che il catalizzatore si sta deteriorando, così che possa far sostituire l’impianto per ripristinare le condizioni di funzionamento corrette. Fare i furbi evitando di montare un catalizzatore nuovo non conviene: tutti i veicoli devono periodicamente essere sottoposti alla revisione e al controllo delle emissioni e la verifica viene annotata sul libretto di circolazione, non si sfugge. 

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