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MotoGP Starting Grid: Argentina imprevedibile, Ducati e Aprilia se la giocano

La pista di Termas de Rio Hondo è sempre sporca e la pioggia spesso scombina i piani. Mancheranno Marquez, Bastianini, Oliveira e Pol Espargarò, ma non lo spettacolo, per un gran premio che si preannuncia combattuto

Il motomondiale inizia con un back to back e dopo il Portogallo le squadre sono volate a Termas de Rio Hondo, per un weekend che il pubblico italiano potrà godere tutto in prima serata. Andiamo allora a vedere le novità sulla griglia del gp d'Argentina in MotoGP Starting Grid, insieme al nostro Guido Sassi.

 

Cosa succede

Partiamo dalla lista infortunati: Marc Marquez, Enea Bastianini, Miguel Oliveira e Pol Espargarò non correranno. L'italiano della Ducati ha comunicato che non si opererà alla spalla e conta di recuperare per il Texas, Oliveira sembrava della partita e invece all'ultimo ha declinato. Per Espargarò si prospetta una lunga degenza, mentre Marquez rappresenta – come sempre- il caso più complicato.

Lo spagnolo ha riportato una frattura al primo metacarpo della mano destra, lesione per cui è già stato operato. I tempi di rientro lo danno serenamente al via per il gran premio delle Americhe, ma nel frattempo la FIM ha sanzionato Marc con un doppio long lap penalty, che MM93 dovrà scontare – lo steward panel ha chiarito- nella prima gara a cui parteciperà. Ora, il buon senso e il comunicato stampa rilasciato da HRC lasciano propendere che la gara dove pagare sia quella in Texas, ma vista la precisazione della federazione non si può escludere un ripensamento di Marc. Lotto volte campione del mondo potrebbe propendere per andare in Argentina anche solo per scontare la pena. Così facendo, due settimane dopo potrebbe correre ad Austin un gran premio “pulito”, tra l'altro su una delle sue piste preferite.

 

Che numeri

12 sono le vittorie di Bagnaia in MotoGP, un numero che, vista la leadership mostrata da Pecco in pista a Portimao, può solo aumentare. In classifica i punti di Pecco sono 37, e alle sue spalle c'è Maverick Vinales, a quota 25 grazie soprattutto a un secondo posto nella gara lunga portoghese. Terzo nel mondiale, come sul podio di Portimao, c'è Marco Bezzecchi, che dopo la caduta del sabato si è riscattato con una gara perfetta il giorno dopo. È il secondo podio in carriera per l'ex rookie, un buon viatico per una stagione che promette bene. Bagnaia appare ancora lontanuccio, ma il Bez è sulla strada giusta per cucire il gap con il proprio riferimento.

 

La sfida

Ducati contro Aprilia: le moto italiane dominano la scena e a Portimao i risultati dei test sono stati ampiamente confermati. Nella gara della domenica, Desmosedici e RS-GP hanno occupato i primi 5 posti al traguardo, con la moto di Noale che ha dato filo da torcere ai cugini. Tanto per tempi segnati che nella velocità di punta, Aprilia sembra avere chiuso quasi completamente il gap: sul rettilineo di Portimao la moto di Albesiano pagava solo 2,3 km/h alla rossa, il migliori risultato tra le inseguitrici della Ducati.

In Argentina le carte potrebbero risultare ulteriormente rimescolate: Termas è una pista strana, sempre molto sporca e dove i valori tecnici vengono appiattiti. L'anno scorso Aleix Espargarò è riuscito a vincere, grazie a una RS-GP molto gentile con le gomme.

 

Pista che vai

E qui arriviamo a una variabile cruciale nell'economia del weekend: Termas de Rio Hondo è un circuito costruito vicino al fiume Dulce, in una zona ricca di verde e di precipitazioni. La pioggia spesso ha scombinato i piani della vigilia, basti ricordare il 2018. In quell'occasione Jack Miller riuscì a tirare fuori dal cappello un giro matto che gli valse la pole e una partenza “da solo”. Fu l'unico infatti a scegliere subito le slick, mentre gli avversari decisero di fare un cambio all'ultimo e partire dai box. La direzione gara decise a quel punto di rifare la griglia, dando all'australiano il vantaggio di alcune caselle. Un bel pasticcio, a cui si aggiunse la scriteriata condotta di gara di Marc Marquez (vincitore di tre edizioni): gli si spense la moto, problema a cui ovviò facendo inversione in griglia e accendendola a spinta. Sanzionato, partì per una furiosa rimonta che completò speronando Aleix Espargarò e Valentino Rossi tra gli altri, venendo nuovamente sanzionato con 30” di penalità.

Termas è una pista che dà voce al motore, ma che conta pure su un tratto guidato. Bella sotto il profilo del pilotaggio, presenta sempre l'importante variabile dell'asfalto. Ogni previsione – dal meteo ai favoriti- è perciò impossibile. Ci sarà da divertirsi!

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