MotoGP 2023, Lorenzo: “Avrei potuto aiutare Yamaha nello sviluppo”

L'opinione di Lorenzo sulla crisi Yamaha
Il 2023 è per ora un anno in salita per Yamaha in MotoGP, la casa di Iwata quest'anno è rimasta con solo due moto in pista, nelle mani di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli. Tra i due è il francese il pilota più competitivo, ma in otto gare disputate ha potuto raccogliere solo un podio, senza nascondere le difficoltà che trova nel guidare la M1. Jorge Lorenzo, che ha vestito questi colori per molti anni in MotoGP e ha vinto tre titoli ha commentato così la situazione: “Yamaha non ha mai avuto il miglior motore, il più potente, nella storia. Per com’è fatto non è l’ideale per avere la massima potenza, ma la moto ha buone caratteristiche per esempio la stabilità in curva, curvare è più facile per i piloti. Oggi però la moto non sembra avere più gli stessi punti forti di prima”. Per questo il momento che sta vivendo è lontano dal 2021, anno in cui Quartararo ha vinto il titolo. Lorenzo ha continuato: “Non posso dire che sia una moto terribile, perché comunque continua a essere abbastanza competitiva, ma non abbastanza per lottare per il titolo. Soprattutto se c’è Francesco Bagnaia in pista e altri sette piloti sulla Ducati. E altre moto come le KTM e le Aprilia che vanno forte”.

L'augurio del cinque volte iridato
Quando a fine 2019 Lorenzo si è ritirato dalle competizione è stato collaudatore per Yamaha, proprio quando poi è scoppiata la pandemia del Covid che ha limitato per tutti le possibilità. Lorenzo ha ammesso: “Sembra che abbiano perso la direzione. È stato un peccato che le cose siano andate così, quando ero il loro collaudatore, perché penso che avrei potuto aiutarli a trovare la strada, a sviluppare la M1, dato che la conosco molto bene. Spero che sia Yamaha sia Honda ritrovino la giusta direzione in vista del futuro”. Per ora a dominare sono le moto europee.

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