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Agostini: “Di MV Agusta, nel ritorno in Moto2, c'è poco: solo il machio”

Moto2 news – Dal prossimo anno MV Agusta tornerà nel Mondiale, a commentare questa novità è stato il mitico Giacomo Agostini, 15 volte campione del mondo, che con la casa di Cascina Costa ha dato vita a un binomio straordinario. “Ago” però non è del tutto convinto della mossa che è stata fatta: “Solo il tempo dirà se hanno fatto la scelta giusta”
"Un’operazione di marketing"
Era da anni che si parlava di un possibile ritorno di MV Agusta nel Motomondiale e finalmente il prossimo anno questo "sogno" sarà realizzato. La casa italiana tornerà in griglia di partenza in Moto2, grazie al sodalizio con il team Forward Racing. Dopo 42 anni di assenza una MV Agusta sarà di nuovo in pista, ma questo rientro non entusiasma particolarmente Giacomo Agostini, un pilota che con la casa italiana ha scritto alcune delle pagine più impotanti del Motomondiale. A corsedimoto.com "Ago" ha dichiarato: “Sicuramente si tratta di un ritorno del marchio, perché c’è poco di MV purtroppo. Va detto però che oggi è un po’ così, il regolamento Moto2 impone di utilizzare troppa tecnologia unificata. Certo sarebbe meglio se a vincere fosse una moto interamente MV. Una volta era diverso: motore, telaio, squadra, erano tutte componenti orgogliosamente identificate con la fabbrica. Va anche detto però che – sempre ammesso che si ottengano buone prestazioni –, gli appassionati sanno perfettamente che non si tratterebbe completamente di una moto MV, per i limiti stessi del regolamento”. Una scelta quindi che non lo convince del tutto: “Non capisco: la Moto2 non serve neppure come “esperienza” per un costruttore per sviluppare il prodotto di serie, visto che non c’è un completo trasferimento di tecnologia dalle corse alla produzione. Del resto però, con un regolamento fatto così, è inutile discutere. Potrebbe servire in futuro, però è difficile perché non potendo fare sviluppo non è ti è concesso di poter procedere per gradi, pensando per esempio di riuscire prima o poi a fare un motore per la MotoGP. Inutile girarci attorno, questo rientro appare più come un’operazione di marketing che altro”. Il 15 volte campione del mondo ha infine concluso: “Che sviluppo puoi fare, se non hai la possibilità di lavorare sul motore? Potrai fare qualche evoluzione sul telaio, ma se va già abbastanza bene, vedo pochi margini di intervento in questo senso. Certo il rientro MV Agusta su queste basi non ha lo stesso fascino di una volta; non è la MV che corre però resta un’esperienza emozionante. Lasciamoli lavorare, solo il tempo dirà se a Varese hanno fatto la scelta giusta”.
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