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Paura dei tornanti? Ecco come affrontarli

Molti piloti, anche esperti, si trovano in difficoltà sui tornanti di montagna. Vediamo i consigli per affrontarli correttamente e divertirsi

Non c’è nulla di più bello che guidare una moto su una strada di montagna senza traffico. Finché affrontiamo curve di discreto raggio, scollinamenti e brevi rettilinei tutto fila liscio.  Non altrettanto si può dire dei tornanti. Per molti motociclisti, anche esperti, questo tipo di curve è un problema: rallentano, quasi si fermano, rischiano di cadere nel bel mezzo della manovra.  Ma perché i tornanti (specie quelli stretti) creano tante difficoltà? Le cause sono diverse: analizziamole una per una e vediamo come risolvere i problemi.

 

Cinque cose da sapere per fare i tornanti

Per affrontare nel migliore dei modi un tornante ci sono dei trucchetti che rendono la vita facile anche se si è alla guida di una maxienduro carica di bagagli da 300 kg. Ecco cinque consigli pratici e facili da tenere a mente che permettono di impostare in sicurezza qualsiasi tipo di tornante, in salita e in discesa.

1 La posizione

Fondamentale la corretta posizione di guida. Bisogna stare “centrali” sulla moto, evitando di sporgersi verso l’interno della curva: questo movimento potrebbe sbilanciarci, creando una situazione di pericolo.

2 Il freno

Mentre si imposta il tornante bisogna azionare leggermente  il freno posteriore: con questa manovra si riesce a mantenere meglio la traiettoria e sostenere la moto a bassa velocità.

3 La frizione

Gli imprevisti possono sempre capitare: ecco perché bisogna sempre tenere due dita sulla leva della frizione. In questo modo si potrà anche dosare l’azione del motore in uscita dal tornante.

4 L’uscita

Quando si arriva al centro della curva, si smette di premere sul freno e si accelera gradualmente: il temuto tornante, come d’incanto, sarà già alle nostre spalle.

5 Quale marcia

Attenti a non sbagliare le marce: usiamo la prima o la seconda per affrontare i tornanti. Usando la terza si rischia che il motore “strappi” o si spenga quando si accelera in uscita di curva.

Tornante a destra o a sinistra?

La situazione più difficile è sicuramente rappresentata dal tornantino “secco” a destra in salita, perché generalmente questo tipo di curva non offre una buona visuale.

In ogni caso, che siano a destra o a sinistra, la difficoltà dei tornanti sta soprattutto nella bassa velocità con cui si affrontato, perché impedisce di piegare naturalmente la moto. La manovra quindi deve essere effettuata con attenzione, controllando per bene il proprio equilibrio e senza comandi bruschi.

 

Occhio ai giochi di trasmissione

La mancanza della forza centrifuga dovuta alla velocità molto bassa richiede un grande controllo della moto, specie se si tratta di un modello pesante di grossa cilindrata. Quando si percorre un tornante, la sensazione più fastidiosa arriva dai cosiddetti “giochi di trasmissione”, cioè quegli strattoni che vengono causati dal “tiro catena” oppure dai giunti e dagli ingranaggi di un albero cardanico. Per ridurne gli effetti, bisogna tenere leggermente aperto l’acceleratore mentre si frena in prossimità del tornante, in questo modo la moto diventa più stabile.

 

Percorrete la traiettoria corretta

Il tornante è una curva, quindi la traiettoria va “pennellata” allo stesso modo delle altre curve. Bisogna stare larghi quel tanto che basta quando si imposta il tornante, poi si stringe in modo da avvicinarsi alla corda (il centro curva) e infine si esce allargando. 

Ricordatevi però che la strada non è una pista e che è necessario mantenersi sempre a distanza di sicurezza dalla linea di mezzeria. Preparatevi ad eseguire il tornante rallentando per tempo e avvicinandovi gradualmente alla mezzeria (se presente) oppure al centro strada per poi raggiungere la corda.

Evitate di invadere la corsia opposta in fase di impostazione di curva e, soprattutto, in uscita: è una manovra pericolosa, oltre che vietata dal Codice della Strada.

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