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Autovelox e Tutor: tolleranze, multe e dove sono

Presenti su tutto il territorio nazionale, gli Autovelox servono a rilevare la velocità di un veicolo e, nel caso di superamento del limite, sanzionare con multa il trasgressore. Ne esistono di diversi tipi e modelli, fissi oppure mobili, ma non vanno mai confusi con il cosiddetto Tutor, il cui funzionamento è differente. Vediamo di fare chiarezza

Cos’è e come funziona l’Autovelox

Come accennato, l’Autovelox è un dispositivo in grado di rilevare la velocità istantanea di un veicolo che percorre una determinata tratta. Il suo funzionamento si basa su due fotocellule laser: la prima si attiva al passaggio del veicolo e fa scattare un timer che si blocca non appena si attiva la seconda fotocellula. Questo lasso di tempo, compreso tra il passaggio dalla prima alla seconda fotocellula, è quello attraverso cui cui viene poi calcolata la velocità del veicolo. 

Funziona un po’ diversamente il Telelaser che effettua un calcolo istantaneo della distanza del mezzo controllato  in base al tempo necessario alla luce per andare e tornare indietro dal veicolo. Con misurazioni successive si calcola, istante per istante, la distanza del veicolo e di conseguenza, conoscendo l’intervallo di misurazione, è possibile calcolarne pure la velocità.

 

Autovelox fissi e Autovelox mobili

Possiamo distinguere tra due tipi di Autovelox, quelli fissi e quelli mobili. I primi, collocati all’interno di piccole colonnine (generalmente arancioni o azzurre) che si trovano sul lato della carreggiata, funzionano in automatico senza alcun intervento da parte delle forze dell’ordine. Gli autovelox mobili invece prevedono necessariamente la presenza di una pattuglia delle forze dell’ordine.

 

Differenze dal Tutor

L’Autovelox non deve essere confuso col il Tutor (o SICVE, acronimo di Sistema Informativo per il Controllo della Velocità). Infatti, mentre il primo rileva la velocità istantanea del veicolo, il secondo, è in grado di rilevare la velocità media di un veicolo lungo un tratto di strada ben più lungo, generalmente compreso tra i 10 e i 30 km. Questa differenza fa sì, per esempio, che col Tutor non si rischia di essere multati se si supera per un brevissimo momento, magari per un sorpasso, la velocità massima consentita. Al contrario, con l’Autovelox si verrà automaticamente multati qualora si dovesse superare il limite segnalato nel momento “sbagliato”. 

 

Margine di tolleranza

L’Autovelox ha un “margine di tolleranza” al di sotto del quale la multa non viene erogata. Per legge c’è una soglia di 5 Km/h. Più nel dettaglio, il D.M. del 29 ottobre 1997 (articolo 1), specifica che “nell’impiego del presente apparecchio (cioè l’autovelox, ndr), per gli accertamenti della velocità, al valore rilevato della velocità deve essere applicata una riduzione pari al 5%, con un minimo di 5 km/h. Nella riduzione è compresa anche la tolleranza strumentale”.
In pratica, con limite di 50km/h, la multa scatterà solo se la velocità rilevata dal dispositivo dovesse essere pari o superiore a 56 km/h, infatti in caso di rilevamento con decimale (per es. 55,5 km/h) il dato della velocità si arrotonda per difetto.

 

Segnaletica

Che si tratti di un Autovelox fisso oppure mobile (ma la stessa cosa vale anche per i Tutor), i dispositivi di rilevamento della velocità debbono necessariamente essere segnalati con apposita segnaletica che ne indichi anche la metodologia adottata. In caso contrario, il destinatario della multa può, entro 30 giorni dalla ricezione del verbale, contestare la sanzione dal Giudice di Pace. In prossimità di ogni postazione di rilevamento, dev’esserci un cartello che ne segnali la presenza. Fermo restando che la distanza tra il cartello e la postazione stessa può variare in base alla tipologia e alle caratteristiche della strada.

La Corte di Cassazione con sentenza rubricata al n.26959/2022 ha precisato che in fatto di postazione mobile la distanza tra cartello e postazione mobile deve essere adeguata con l'ulteriore precisazione che per adeguato si può fare riferimento all'art.79, 3' comma delle norme regolamentari del c.d.s. (250 metri autostrada e strade extraurbane principali - 150 metri , 150 metri per le strade extraurbane secondarie e urbane di scorrimento, 80 metri sulle altre sterade).      

La Corte ha poi aggiunto che per le postazioni fisse la distanza minima tra cartello di preavviso e postazione dovrebbe essere di almeno 1 chilometro e non superiore a 4 chilometri.

 Si può provare a contestare la multa nel caso in cui il cartello sia totalmente assente o posizionato ad una distanza assai diversa da quella fissata dalle norme regolamentari del c.d.s. o da quelle indicate dalla Corte di Cassazione.

 

Dove si trovano gli Autovelox?

Al di là dei cartelli fisici di segnalazione presenti sulla strada, gli Autovelox attivi sono segnalati anche sul sito della Polizia di Stato, al link “Autovelox e Tutor: dove sono”, è possibile consultare l’elenco aggiornato di tutti i dispositivi in funzione sulla rete stradale divisi per Regione. 

 

Come “individuare” gli Autovelox

Il sito internet della Polizia di Stato consente di visionare l’elenco di tutti i dispositivi presenti e attivi sulla rete stradale. Durante la guida, è comunque possibile servirsi di app in grado di segnalare la presenza di un autovelox. Ne esistono numerose, alcune gratuite ed altre a pagamento. La più utilizzata è sicuramente Google Maps, ma anche Waze e TomTom GO Navigation (sono tutte disponibili sia per iOS che Android) funzionano molto bene. In pratica, durante la marcia, col navigatore attivato, si viene avvisati mediante un suono o un lampeggio (queste impostazioni possono essere settate dall’utente in base all’app o al dispositivo su cui è istallata) dell’eventuale presenza di sistemi di rilevamento. 

 

I limiti di di velocità

Chiarito il funzionamento degli Autovelox, ripassiamo qui sotto i limiti di velocità massima presenti sulle nostre strade, ricordandoci comunque di fare sempre riferimento ai cartelli presenti sulla carreggiata, considerando che un cantiere o un tratta particolarmente pericolosa potrebbe una variazione del limite.

 -Strade Urbane: 50 km/h
- Strade extraurbane di tipo secondarie e locali: 90 km/h 

- Strade extraurbane principali: 110 km/h (90 km/h per i neopatentati);
 -Autostarde: 130 km/h (110 km/h Per i neopatentati). 

 

Multe e sanzioni

Utile a questo punto ribadire cosa si rischia se si infrangono i limiti sopra ricordati. In base all’Articolo 142 del CdS, sono previste multe: 


- Da 42 a 173 euro per chi supera i limiti di non oltre 10 km/h;

- Da 173 a 649 euro con in più la decurtazione di tre punti patente per supera i limiti da 11 a non oltre 40 km/h;

- Da 543 a 2.170 euro con in più la sospensione della patente da uno a tre mesi più la decurtazione di sei punti patente per supera i limiti da 41 a non oltre 60 km/h;

- Da 845 a 3.383 euro con sospensione della patente da sei a dodici mesi e decurtazione di nove punti patente per supera i limiti di oltre 60 km/h.

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