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Zero DSR/X, la crossover silenziosa

La casa californiana completa la gamma con la DSR/X, una crossover da 100 CV divertente su strada e insospettabilmente efficace in offroad. L’abbiamo provata sulle strade nere e rocciose dell’ETNA, ecco come è fatta e come va
Di una crossover a marchio Zero Motorcycles si parlava da un po’, per la precisione già da metà 2020 quando il nome venne registrato dalla casa californiana, qualche mese dopo la presentazione della stradale SR/S. Poi, la pandemia e i rallentamenti conseguenti, hanno messo in freezer il progetto fino a oggi. La DSR/X è finalmente una realtà e disponibile nelle concessionarie.



Motore corposo, autonomia migliorata
La nuova DSR/X migliora le caratteristiche delle sue sorelle grazie a delle novità sostanziali su motore e pacco batteria. Il primo, il rinnovato Z-Force, eroga una coppia sbalorditiva di 225 Nm e una potenza di 100 CV, mentre la batteria agli ioni di litio sale in capacità fino a 17,3 kWh. Dati che, in soldoni si traducono, in risultati di tutto rispetto: velocità massima di 180 km/h e tempi di ricarica al 95% che vanno dalle 10 ore per una ricarica di tipo1, 2 ore per una ricarica di tipo2, fino a un’ora soltanto con una ricarica di tipo fast. L’autonomia, ovviamente dichiarata, prevede percorrenze più che buone che vanno dai 137 km nell’uso autostradale, 290 nell’uso cittadino, 185 nell’uso combinato fino alla bellezza di 321 km in un’ipotetico (quanto improbabile) range di utilizzo a velocità costante di 30 km/h.

Oltre alla batteria c’è (molto) di più
La DSRX è un’adventure in tutto e per tutto, oltre a motore e batteria più performanti troviamo innanzitutto una ruota da 19", perfetta per l'uso on e off, ma ci sono anche un telaio a traliccio tutto nuovo, sospensioni Showa completamente regolabili con escursione di 200 mm e una nuova cinghia di trasmissione più robusta. Parecchio interessante il cupolino regolabile in continuo tramite due grosse manopole zigrinate.
Ovviamente, su una moto simile, anche l’elettronica ha la sua parte importante e sulla DSR/X troviamo mappature motore personalizzabili, controllo di stabilità e trazione Bosch con funzionalità cornering oltre al Bosch Linked Braking, per una migliore regolazione dei freni e il Bosch Vehicle Hold, che offre sicurezza e stabilità istantanee sulle pendenze più ripide.
A gestire il tutto ci pensa il sistema di controllo Cypher III+, ora ancora più avanzato e sofisticato. Tante le modalità disponibili, tra queste la comodissima Park, una retromarcia funzionante a basse velocità utile per muovere la moto in manovra. In più, la DSR/X è anche compatibile con l'applicazione mobile di Zero Motorcycles, una possibilità che consente ai proprietari di gestire una quantità quasi illimitata di funzionalità e personalizzazioni, dalla regolazione della velocità e della coppia fino alle funzioni di rigenerazione della batteria, oltre ovviamente allo stato della ricarica e persino della posizione del mezzo.

A sinistra il TFT a colori con cui gestire la DSR/X e, a lati del cruscotto i due pomelli per la regolazione del parabrezza. Nella foto a destra il "cuore" della crossover targata Zero

Accessori da tourer
Come equipaggiamento base la DSRX ha a disposizione i caricatori di livello 1 e 2 ed è lunga anche la lista di accessori, che prevedono borse da sella, piastra paramotore,  parabrezza maggiorato, bauletto e valigie laterali in metallo e molto altro ancora. Inoltre, nella DSR/X è possibile sostituire parte dei suoi vani portaoggetti integrati con il Power Tank, lo strumento in grado di aumentare la capacità della batteria fino a quasi 21 kWh o con il Rapid Charger, un caricatore rapido in grado di ridurre il tempo di ricarica a circa un'ora. In versione base, la DSR/X costa 27.220 euro, un prezzo elevato, ovviamente ma che potrebbe essere notevolmente ridimensionato calcolando gli incentivi statali e i costi di esercizio (tagliandi ed elettricità) davvero irrisori.


Come va
Non possiamo che ritenerci sodisfatti della posizione di guida, comoda e di assoluto controllo. Il cupolino regolabile  protegge bene dall’aria e la sella ci è parsa comoda e bene imbottita. La seduta posta a circa 82 cm (ma si può avere 13mm e più alta e più bassa) da terra consente di poggiare i piedi con comodità. 
Su strada, nonci stancheremo mai di ripeterlo, lo scatto da fermo e la ripresa da 80 km/h di una moto elettrica sono sono tra le esperienze più goduriose che si possano provare in sella a una moto. E la DSR/X, non è da meno. In modalità Sport, usare l’acceleratore è un’esperienza decisamente esaltante. Ovviamente però, il meglio di sé la DRSX lo dà nel guidato, dove le sospensioni ben tarate e il buon bilanciamento consentono rapidi inserimenti in curva nonostante il peso di 245 kg e una bella pulizia di percorrenza. Ovviamwente, a causa della lunga escursione, delle sospensioni, quan do si forza un po' il ritmo, soprattutto la forcella affonda un po' troppo, ma si tratta di una pecca comune per la stragrande maggioranza delle crossover. L’elettronica ottimamente tarata però permette un apprendistato rapido e senza remore. In più, non avendo da gestire cambio e frizione il pilota deve concentrarsi solo su acceleratore e freni, facilitando di molto la confidenza con la Zero.Le mappature, Sport, Standard, Canyon, Eco e Rain. sono ben differenziate ed è facile trovare quella più adatta alle proprie esigenze (noi ci siamo divertiti con la Canyon, studiata per i percorsi misti). E se non ci fosse, c'è sempre l'app con cui è possibile calibrare ogni aspetto del motore, dell'erogazione fino all'intervento di traction control e abs.


 

In fuoristrada se la cava bene
Capitolo fuoristrada: abbiamo provato la DSR/X sui sentieri sassosi e sabbiosi dell'Etna, in un percorso di media difficoltà, parecchio lontano dalle strade bianche dove in genere i proprietari di crossover di questo tipo "sperimentano" l’offroad. il responso non può che essere positivo: al netto del peso, ovviamente importante, la DRS/X ha superato punti davvero impegnativi, merito senza dubbio del buon bilanciamento, della gestione del motore e anche delle Pirelli Scorpion, davvero capaci di mordere anche fuori dell'asfalto.Anche in questo caso l'elettronica aiuta, noi ad esempio abbiamo utilizzato la mappa Standard con traction control in modalità offroad e abs disinserito al posteriore per affrontare salite e tratti pianeggianti, passando alla Eco, quella con più freno motore, per i tratti in discesa. Ovviamente, non si deve dimenticare che si tratta pur sempre di una maxi da 245 kg, per cui pensare di farci del fuoristrada vero è impensabile, eppure, con un po' di malizia, provare ad affrontare con la DSR/X qualcosa di più di una semplice strada bianca non è impossibile.

L'ultimo appunto riguarda l'autonomia: dopo avere percorso circa 80 km parecchio vari e tutti guidando “allegri” tra curve e innumerevoli saliscendi, siamo ritornati alla base con il 55% di autonomia residua, un dato interessante che conferma la bontà del prodotto californiano.

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore elettrico a magneti permanenti
Cilindrata (cm3)  
Raffreddamento ad aria
Batteria kWh 17,3
Cambio -
Potenza CV (kW)/ 100(75)
Freno anteriore doppio disco da 320 mm
Freno posteriore disco da 265 mm
Velocità massima (km/h) 180
Dimensioni
Altezza sella (cm) 82,8
Interasse (cm) 152,5
Lunghezza (cm) nd
Peso (kg) 245
Pneumatico anteriore 120/70 - 19
Pneumatico posteriore 170/60 - 17
Capacità serbatoio (litri) -
Riserva litri -

 

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