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Ben tornata Enduro

Snella, potente e maneggevole, la Yamaha WR 450F vuole diventare il nuovo riferimento per le gare di Enduro. Ci riuscirà? Scopriamolo assieme
La Yamaha vuole rientrare nel fuoristrada e fare riparlare di sé nei campi di gara; per conquistarsi i favori dei piloti e degli appassionati, ha  sviluppato la nuova WR 450F: una enduro “pronto gara” costruita in Giappone su misura per questa disciplina (e non una moto da cross targata dall’importatore, come spesso accade in questa categoria). 
Linee snelle e dimensioni compatte (quasi da 250) per la nuova Enduro "pronto gara" di Iwata


Il motore lo “settate” voi

Il motore è un monocilindrico da 449 cm3 a 4 tempi, dotato di 5 valvole per cilindro e di un raffinato sistema di alimentazione a iniezione elettronica, che permette di variare la mappatura del motore grazie al Power Tuner. Si tratta di un dispositivo tascabile di facile utilizzo offerto in optional a 294 euro, che consente al pilota di regolare in modo indipendente i tempi dell'iniezione elettronica e l’anticipo d'accensione per settare il motore a piacimento. Ogni pilota può creare le proprie mappature personalizzate che meglio si adattano alle condizioni del percorso. Dopo aver valutato  quale mappatura funziona meglio, ad esempio la mappatura 1 per la sabbia, la 2 per il fango, la 3 per le pietraie e così via, il pilota può salvare un totale di 9 mappature su Power Tuner, per poi programmare la WR450F nel giorno della gara. Nel prezzo d’acquisto inoltre è incluso anche il kit “Competition” che permette  di preparare la WR 450F per le gare. Il kit comprende una serie di parti speciali  tra cui un impianto di scarico "racing" e il kit  trasmissione finale con pignone-corona 13/50.
A sinistra il kit "competition", incluso nel prezzo; a destra, il Power Tuner, una sorta di "telecomando" tascabile che permette di regolare facilmente la mappatura del motore. Non serve un PC  per intervenire sulla mappatura: tutto quello che si deve fare è connettere Power Tuner alla presa sulla moto e immettere la mappatura desiderata


Telaio in alluminio e ciclistica raffinata

Il telaio deriva da quello della YZ 250 F da cross del 2012: la struttura perimetrale a doppio trave di alluminio garantisce ingombri ridotti ed elevata maneggevolezza. Passando alle sospensioni, troviamo davanti una forcella con steli rovesciati da 48 mm e dietro una sospensione di tipo “Monocross” con leveraggi progressivi, entrambe messe a punto specificamente per l’enduro e completamente regolabili; per l’impianto frenante invece si è “optato” per due dischi dal profilo “a margherita”, mentre i cerchi neri sono della Excel. Potente ma anche bella, la WR 450F ha linee affilate che somigliano a quelle dei modelli cross 2013, ma le sovrastrutture più snelle la fanno quasi scambiare per la “sorella” 250. Il serbatoio ha una capacità di 7,2 litri (1 litro in più rispetto a YZ450F), per assicurare una buona autonomia in gara e nelle uscite del weekend. Un tocco di praticità: la spia luminosa, che fa parte della strumentazione, avverte il pilota quando nel serbatoio rimangono 2 litri. 
A sinistra, il nuovo telaio costituito da una combinazione di parti in alluminio estruso, forgiato e pressofuso; a destra l'impianto frenante si avvale di dischi dal profilo a margherita.  


Come va

La WR 450F trasmette subito tanta confidenza: complici le dimensioni compatte, il peso contenuto (116 kg "a secco", ma in configurazione "Racing") e la seduta "a soli" 96 cm da terra, ci siamo sentiti subito a nostro agio persino su terreni “difficili” con  tanto fango, radici e pietre viscide come quelli incontrati durante il test nella MX Track di Recetto (Novara). Il "punto di forza" della Yamaha WR 450F è il  motore: il monocilindrico ha potenza da vendere, ma l’erogazione è estremamente fluida e lineare e permette di spalancare il gas senza troppi pensieri; non "strappa" nemmeno quando lo si usa nelle marce basse per togliersi dai guai. 
Due situazioni tipiche dell'Enduro: a sinistra un fettucciato stretto e guidato; a destra, il superamento di tronchi viscidi. Nel primo caso, la WR 450F va guidata con decisione, nel secondo caso grazie alle sospensioni tarate per l'enduro, si passa senza nessuna difficoltà.


Motore potente  e trattabile

La moto ha un bilanciamento esemplare, con un comportamento sempre prevedibile: stabile e con un avantreno granitico, ha una maneggevolezza nettamente migliorata rispetto ai precedenti modelli; soltanto nello stretto, e in particolare nei fettucciati "più tortuosi" va guidata con una certa decisione e richiede quindi “manico”: nonostante l'agilità quasi da duemmezzo e la trattabilità del motore, resta pur sempre una 450 che richiede allenamento ed esperienza per essere portata al limite. Bene le sospensioni, lineari e con un'ottima scorrrevolezza: sono morbide sui piccoli urti e ben frenate sui salti, proprio come ci si aspetta da un prodotto destinato all'enduro. Chiudiamo con il comportamento dell’impianto frenante Nissin, potente ma sempre ben modulabile, persino in presenza di fango abbondante come quello incontrato durante il nostro test: sicuramente il profilo autopulente a margherita dei dischi ci è venuto in soccorso.
Sentieri e mulattiere si affrontano senza difficoltà, grazie a una ciclistica ben equilibrata e al motore potente, ma che non mette mai in difficoltà quando si "spalanca" il gas


 

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore monocilindrico 4T
Cilindrata (cm3) 449
Raffreddamento a liquido
Alimentazione a iniezione
Cambio a 5 marce
Potenza CV (kW)/giri nd
Freno anteriore a disco da 250 mm
Freno posteriore a disco da 245 mm
Velocità massima (km/h) nd
Dimensioni
Altezza sella (cm) 96
Interasse (cm) 147,5
Lunghezza (cm) 232
Peso (kg) - a secco,
in configurazione "racing"
116
Pneumatico anteriore 80-100/21"
Pneumatico posteriore 120-90/18"
Capacità serbatoio (litri) 7,2
Riserva litri nd

Yamaha WR 450 F 2013

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