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Triumph Rocket III R - Semplicemente esagerata

La Rocket III è una  moto impressionante per prestazioni, ma anche godibile. Ha la coppia di un “trattore” e una dotazione elevata 
Come è fatta
Adistanza di sedici anni dalla prima Rocket III (uscita di listino qualche anno fa), Triumph rinnova la sua  maxicruiser dotandola di un motore ancora più potente e tanta elettronica di controllo. Due versioni, la “turistica” GT e la R protagonista di questo primo contatto.

Potenza ed elettronica
Il tre cilindri da 2500 cm3 eroga 165 CV a 6.000 giri (l’11% in più rispetto al vecchio modello) e ben di 221 Nm di coppia a soli 4.000 giri. Il motore è stato rivisto in profondità, tra le modifiche più rilevanti troviamo un nuovo carter e contralberi per limitare le vibrazioni. Cambiano anche la frizione e il cambio oltre a un certosino lavoro di riduzione delle masse, interventi che hanno consentito una riduzione del peso da record, ben 18 kg in meno rispetto al vecchio propulsore.  Tanta l’elettronica a bordo: 4 mappature motore (Road, Rain, Sport e Rider personalizzabile), centralina IMU che gestisce ABS e controllo di trazione “cornering”. Presenti anche il cruise control, l’accensione keyless, le manopole riscaldate e una presa di ricarica USB.
La ciclistica è di pregio: nuovo telaio in alluminio e sospensioni regolabili Showa, mentre i freni sono dotati di pinze ad attacco radiale Brembo Stylema. La dotazione è di livello: il cruscotto con schermo TFT a colori, il doppio faro anteriore a Led, i cerchi multirazza in alluminio, il forcellone monobraccio e il manubrio con cavi interni che permette ottenere un profilo pulito. La posizione delle pedane della Rocket III si possono regolare in altezza, completano la dotazione le gomme Avon Cobra Chrome (posteriore da 240 mm), sviluppate appositamente per questo modello. Tanti, infine, gli optional, cinquanta accessori a catalogo tra cui: portapacchi; borse sports; kit montaggio borse; Triumph Shift Assist; sistema di connettività Triumph TFT. Due le coloraioni disponibili, nera e rossa.
Il cruscotto TFT a colori è compatto e ben visibile. In più si può regolare nell’inclinazione, soluzione utile per renderlo “visibile” anche in pieno sole. Il doppio faro anteriore tondo è un tratto distintivo della Rocket che rimanda anche ad alcuni modelli storici della casa inglese. Oltre che bello, grazie ai Led è anche efficace

Come va
In sella la prima sorpresa è data dal peso: non si sente. Il baricentro basso, infatti, rende la Rocket equilibrata e più maneggevole di quello che ci si potrebbe aspettare.  La seconda sorpresa, invece, è il motore. Attenzione, non parliamo dei valori di coppia e potenza, elevatissimi e ampiamente previsti, ma dell’elasticità con cui i CV vengono snocciolati. Grazie anche alla buona taratura dell’elettronica il tre cilindri Triumph si riesce a gestire con relativa facilità e si può decidere che tipo di “reazione” avere giocando semplicemente con il gas. Tra le curve, la Rocket va “capita”: la sezione della gomma posteriore richiede un minimo di adattamento per ottenere buone traiettorie, ben tarate, infine, le sospensioni, rigide per l’uso cittadino, offrono comunque un buon comfort di mancia e un’elevata precisione.

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore tre cilindri 4 tempi
Cilindrata (cm3) 2.458
Raffreddamento a liquido
Alimentazione a iniezione
Cambio a 6 marce
Potenza CV (kW)/giri 167(123)/6000
Freno anteriore a doppio disco
Freno posteriore a disco
Velocità massima (km/h) nd
Dimensioni
Altezza sella (cm) 77,3
Interasse (cm) 167,7
Lunghezza (cm) nd
Peso (kg) 291
Pneumatico anteriore 150/80 - 17"
Pneumatico posteriore 240/50 - 16"
Capacità serbatoio (litri) 18
Riserva litri nd
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