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Suzuki Burgman 400, più magro e grintoso

Pesa 7 kg meno del precedente, ha una ciclistica evoluta e freni potenti. Comodo e costruito con cura, ha una ricca dote ma non il controllo di trazione. Prezzo corretto
Come è fatto
Completamente rinnovato, il Burgman 400 my 2018 ha una linea grintosa, dimensioni più compatto e tante novità “di sostanza”. Il peso scende a 215 kg (7 kg in meno rispetto al vecchio), il telaio è più rigido e davanti c’è una ruota da 15 pollici (era da 14 pollici sulla precedente versione). L’impianto frenante con doppio disco anteriore sfoggia un ABS di ultima generazione. Rivisto anche il motore per adeguarsi alla Euro 4: la potenza dichiarata cala di poco (circa 2 CV in meno), ma aumenta la spinta ai bassi-medi regimi e i consumi restano sotto controllo (Suzuki dichiara in media 25 km/litro).
Nuova posizione
Cambia la posizione di guida, ora più eretta ma comunque comoda e rilassata: la sella è sempre imbottita senza risparmio e ha il poggiaschiena regolabile su due posizioni. Diminuisce invece la capacità di carico: per avere una coda sportiva, il sottosella passa da 62 a 42 litri, spazio comunque ben sfruttabile grazie alla forma regolare del vano e sufficiente per due caschi (un integrale e un jet). Ci sono anche i due portaoggetti nel retroscudo: il destro è molto profondo, il sinistro ha la presa 12 V (non USB) e può accogliere il cellulare o un paio di guanti. Lussuoso e assemblato con cura, il Burgman ha quasi tutto: stranamente manca il controllo di trazione, utile sui pavé di città. Corretto il prezzo, 7.899 euro.

Come va
 La posizione di guida eretta è comoda e garantisce un buon controllo; anche per le gambe lo spazio è abbondante. La sella bassa e la pedana ben sagomata permettono di appoggiare con facilità i piedi a terra, facilitando le manovre da fermo anche a chi non è alto. Su strada il Burgman si rivela agile e preciso: piace soprattutto la sospensione posteriore con leveraggio progressivo che assorbe le buche a dovere e non fa sentire troppo asperità e pavé. Lo scudo protegge a dovere, mentre il parabrezza (non regolabile) copre il busto ma lascia scoperte le spalle. Il motore spinge deciso fin da subito e ha buone doti di ripresa, garantendo buone medie autostradali con consumi contenuti. Bene anche la frenata potente il giusto e con un’azione sempre ben dosabile. 

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore monocilindrico 4 tempi
Cilindrata (cm3) 400
Raffreddamento a liquido
Alimentazione a iniezione
Cambio automatico
Potenza CV (kW)/giri 31(23)/6300
Freno anteriore doppio disco
Freno posteriore disco
Velocità massima (km/h) nd
Dimensioni
Altezza sella (cm) 75,5
Interasse (cm) 158
Lunghezza (cm) 223,5
Peso (kg) 215
Pneumatico anteriore 120/80 - 15"
Pneumatico posteriore 120/70 - 13
Capacità serbatoio (litri) 13,5
Riserva litri nd
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stecchino
Lun, 04/23/2018 - 21:43
sera nella news a pagina 9 di insella di maggio 2018 leggo di un calo delle vendite scooter e moto in generale del 14,7 % quindi moto - 7,2 % e scooter - 20 % se facciamo un analisi logica dei dati i piu' penalizzati sono gli scooter, e questo secondo me e' dovuto al fatto che gli scooter hanno tagliandi in km (cambio olio motore) molto inferiori delle moto, honda ad esempio sulle sue CBR 500 ha tagliandi a 12.000 km, triumph bonneville T100 a ben 16.000 KM, la Suzuki SV 650 a 12.000 km, questi modelli non solo tengono valore come usato, ma sono mezzi che hanno accusato molto meno calo sia tra le moto che tra gli scooter, la mia analisi e' che e' finita l'era delle vacche grasse e gli utenti tutti cercano il risparmio anche tra i tagliandi.