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Harley-Davidson Nightser: classica e tecnologica

L’erede della 883 ha un motore vigoroso e una ciclistica da cruiser moderna. Ricca la dotazione elettronica, ma alcune finiture sono da migliorare. Prezzo allineato alle “grosse” cruiser  H-D
La nuova “piccola” Harley-Davidson... non è per nulla piccola. La Nightster è il secondo modello delle nuove Sportster, che nella gamma della casa americana affiancano le classiche cruiser con motori raffreddati ad aria, ma propongono un’idea “moderna” di cruiser nella meccanica, nella ciclistica e nelle dotazioni. In effetti la Nighster monta un motore bicilindrico otto valvole raffreddato ad acqua, come quelli che equipaggiano la Sportster 1250 e la Pan America 1250. In questo caso però è più piccolo: la cilindrata è di 975 cm3 , la potenza è di 89 CV e la coppia massima di 95 Nm.



Ha il motore portante
Altrettanto moderno il comparto elettronico, con tre riding mode selezionabili e traction control tutto di serie. Anche la ciclistica prosegue sulla strada già vista nella Sportster S, con il serbatoio sotto la sella del pilota per “centralizzare” le masse (quello che sembra il classico serbatoio è la cover dell’airbox) e il telaio a traliccio in tubi di acciaio che sfrutta il motore come elemento “portante”. Piuttosto tradizionali invece le sospensioni: la forcella è una Showa di tipo Dual Bending Valve a steli classici da 41 mm, mentre dietro troviamo due ammortizzatori idraulici con molle elicoidali regolabili nel precarico. Da notare che la Nightster viene venduta in versione monoposto, anche se omologata per due: la sella e le pedane per il passeggero sono optional e costano 550 euro.
Se state pensando alla vostra prima H-D, la Nightster  potrebbe fare al caso vostro: è una moto moderna con il fascino delle “americane”. Il prezzo non è basso e alcune finiture non sono all’altezza del marchio, ma nel complesso è OK.


Come va
La posizione di guida della Nightster è da cruiser con la sella bassa (70,5 cm), le pedane centrali, il busto leggermente piegato e le braccia distese verso il manubrio largo e rialzato. Il motore ha una erogazione fluida a tutti i regimi, molto diversa da quella delle vecchie Sportster: ai bassi è regolare ma dolce, la potenza e la coppia arrivano in allungo.



Cambio non morbidissimo
Il cambio non è tra i più morbidi negli innesti, ma è preciso: le marce sono abbastanza lunghe, ma non è un problema grazie all’elasticità del motore. Fra le curve è agile e divertente, soprattutto nel misto medio-veloce, mentre nel misto stretto non è agilissima (ma non tocca subito con le pedane, più alte che in passato). Sullo sconnesso si soffre per la limitata escursione delle sospensioni. Solo discreta la frenata, il disco singolo anteriore fa quello che può: per avere un’azione vigorosa bisogna “strizzare” la leva utilizzando insieme anche il freno posteriore.

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore bicilindrico 4 tempi
Cilindrata (cm3) 975
Raffreddamento a liquido
Alimentazione a iniezione
Cambio a 6 marce
Potenza CV (kW)/giri 89 (66)/7500
Freno anteriore a disco
Freno posteriore a disco
Velocità massima (km/h) nd
Dimensioni
Altezza sella (cm) 71
Interasse (cm) 154,5
Lunghezza (cm) 225
Peso (kg) 221
Pneumatico anteriore 100/90-19"
Pneumatico posteriore 150/80-16"
Capacità serbatoio (litri) 11,7
Riserva litri nd

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