Ducati Scrambler Icon, il divertimento è garantito

Come è fatta

Arriva la “Next Gen”, la nuova generazione della Scrambler Ducati, a prima vista uguale o quasi alla precedente (in commercio dal 2015) ma in realtà praticamente tutta nuova e ancora più interessante. Dal punto di vista delle dotazioni, ora offre tutte quelle cose che mancavano nella serie precedente, come il controllo di trazione e le mappature motore, per citarne solo un paio. Il motore è il classico Desmodue, il bicilindrico a L raffreddato ad aria di 803 cm³, aggiornato alla Euro 5 e dotato di acceleratore elettronico, nonché rivisto nei carter e altre parti per ridurre il peso e gli ingombri. Le prestazioni non cambiano: la potenza massima è sempre di 73 cavalli e la coppia massima di 65,2 Nm. Disponibile anche la versione da 48 CV per i motociclisti con patente A2 (costa 1.000 euro in meno). Anche la ciclistica è stata rivista. Il telaio a traliccio è stato alleggerito, il forcellone è controllato da un ammortizzatore Kayaba regolabile nel precarico e montato al centro della moto (prima era sul lato sinistro). Immutati i freni con disco anteriore da 330 mm e pinza Brembo radiali a quattro pistoncini, ma c’è un nuovo ABS Bosch di tipo cornering,  attivo anche in piega: una raffinatezza rara in questa categoria che migliora la sicurezza in ogni situazione.

Color e accessori per tutti i gusti

La nuova Scrambler propone una soluzione che piacerà a chi ama personalizzare la propria moto. Il serbatoio in acciaio da 13 litri e mezzo è stato ridisegnato e dotato di una cover intercambiabile che, insieme ai parafanghi e ai dettagli sul proiettore, dà il colore alla moto. Queste parti colorate sono facili da smontare e sostituire: Ducati offre come accessorio (292 euro) le carrozzerie in sei colori molto belli che vedete qui sotto (oltre ai classici giallo, rosso e nero) tra cui l’arancio  della moto del nostro test. La gamma delle Scrambler Next Gen comprende anche le “ricche” versioni accessoriate Full Throttle e Nightshift che propongono due interpretazioni diverse: più sportiva e aggressiva la Full Throttle (a sinistra), più elegante la Nightshift (qui sopra). Costano entrambe 12.390 euro.

Come va

In sella alla Scrambler si sta bene: il rapporto e le distanze tra il manubrio, la sella e le pedane sono corretti un po’ per tutte le taglie. La sella di serie è alta 79,5 cm, ma esistono a richiesta la versione “bassa” (78 cm) e quella “alta” (81 cm). Il motore conserva il suo bel caratterino e l’inconfondibile voce (soprattutto in mappa Sport), ma la cura Euro 5 e soprattutto l’acceleratore elettronico lo hanno reso molto più trattabile ai bassi regimi, senza penalizzare la brillantezza agli alti, dove sfoggia un allungo vigoroso. Su strada la Scrambler si riconferma una vera Ducati: agile in ogni situazione ma anche stabile in velocità, scende in piega rapida e poi segue fedele la traiettoria. Ok le sospensioni Kayaba ben tarate e anche i freni. In città si apprezza la nuova frizione più morbida, ma soprattutto il maggiore angolo di sterzo: una modifica poco appariscente che cambia la vita nelle manovre e quando ci si muove tra le auto. Nelle soste ai semafori però il Desmodue scalda le caviglie e la coscia destra, vicina allo scarico.