La Enduro monta un motore elettrico realizzato con parti in alluminio ricavate dal pieno, dotato di raffreddamento a liquido e cambio a 5 marce con frizione idraulica. Ad alimentarlo provvede un pacco di batterie al litio anch’esso raffreddato a liquido, nonché il sistema di ricarica in frenata. La dotazione è da enduro da gara: forcella e ammortizzatore regolabili, piastre forcella in alluminio, grandi dischi freno, telaio in acciaio al cromo molibdeno e reggisella è in alluminio. Stesse caratteristiche, ma con ruote stradale da 17 e sospensioni adeguate per la motard.
Come va
In sella alla Enduro sembra di essere su una “cugina” a benzina: solo la zona del serbatoio (dove ci sono le batterie) è più larga, ma non infastidisce. Il peso si avverte solo a bassa velocità, quando invece aumenta il ritmo la Tacita si dimostra efficace e dotata di una ciclistica equilibrata che garantisce la giusta maneggevolezza. Le prestazioni sono simili a quelle di una enduro 300 4T, con un’erogazione fluida e perfettamente gestibile. Le sospensioni fanno un buon lavoro, mentre la frizione si usa per cambiare marcia ma non per partire. Efficace il freno motore che si può utilizzare in due modalità: con effetto pieno per ricaricare la batteria, oppure meno invasivo per avere più scorrevolezza in frenata.
Perché sì
La componentistica è di qualità, freni, sospensioni e quant’altro sono da prima della classe.
Le prestazioni sono elevate ma ben gestibili, ci si diverte parecchio a pattato di avere una buona esperienza.
La ciclistica è ben a punto, sincera e con reazioni sempre ben prevedibili.
Perché no
La sella è alta, da vera enduro. Bisogna essere sul metro e ottanta per mettere i piedi a terra con sicurezza.
Il prezzo è elevato, ben superiore a quello delle “rivali” da gara alimentate a benzina.
Il peso e le dimensioni si fanno sentire sui percorsi più “difficili”, non è un fuscello per gestirla ci vuole un fisico ben allenato.