Prima volta in moto: ma come si sta in sella?

Tra gli aspetti più sottovalutati dell'andare in moto c'è senza dubbio la posizione di guida, spesso associata a un "qualcosa di obbligato" e quindi poco interessante da approfondire, se non addirittura inutile. E invece, la corretta posizione delle mani, delle gambe e del busto contribuisce in maniera fondamentale all’efficacia della guida, per cui è sempre bene tenere a mente i fondamentali.

La posizione delle mani

Per poter gestire al meglio i comandi al manubrio bisogna innanzitutto non aggrapparsi alle manopole, ma stringerle senza forzare troppo. Le leve di frizione e freno anteriore dovranno essere alla giusta distanza, vale a dire che devono essere azionabili comodamente con l'indice e il medio, senza che si sia costretti a estendere le dita.

Importante: le braccia devono avere una piega naturale, ovviamente differente in base al tipo di manubrio (è chiaro che i semimamubri di una sportiva richiedano un angolo e un carico sui polsi diversi rispetto al manubrio alto di una crossover), ma non devono mai essere dritte e rigide.

La posizione dei piedi

Vietato assolutamente mettere i piedi "a papera". Il piede dovrà essere parallelo alla direzione della moto e appoggiato al pedale nella zona dell'avampiede, in modo da rendere il più veloce possibile l'azionamento della leva del cambio e del freno posteriore.

Busto morbido... ma non troppo

La sella va occupata nella maniera più neutra possibile, bisogna avere il busto sufficientemente rilassato per facilitare il compito delle sospensioni e assorbire al meglio le buche, ma gli addominali dovranno essere sempre attivati, perché saranno loro a gestire equilibrio e movimenti sia in fase di frenata, sia, soprattutto, in fase di curva. Quindi no alla schiena troppo rigida e assolutamente no alla testa incassata nelle spalle.