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MotoGP – Cosa dicono i numeri di questo 2024?

Dopo i primi due appuntamenti è chiaro che Ducati è ancora la moto da battere, ma cosa è cambiato rispetto al 2023?

Martin è il nuovo leader

La stagione 2023 iniziò dal circuito di Portimao dove quest'anno si è disputata la seconda prova, dopo il GP del Qatar. L’anno scorso, invece, il secondo appuntamento si disputò in Argentina. Tralasciando però la differenza delle piste, come è cominciata questa stagione per i protagonisti, rispetto a quella dell’anno scorso? C’è chi, guardando i punti in classifica, ha mantenuto lo stesso standard, e chi invece ha fatto molto, molto meglio…

Jorge Martin ha nettamente migliorato. Lo spagnolo è oggi leader del campionato, con due vittorie conquistate – nella Sprint in Qatar e la domenica in Portogallo – e ha quasi triplicato il suo puntrggio in classifica: l'anno scorso dopo due GP ne aveva 22 ora ne ha 60, grazie anche ad una maturità che forse l’anno scorso gli mancava.

Marquez e Binder sono migliorati, a differenza di Bagnaia

Come lui ha iniziato in un modo decisamente positivo Marc Marquez. L’anno scorso con la Honda ottenne  il terzo posto nella Sprint, ma poi nel GP causò un incidente nel quale si infortunò, saltando così i due GP successivi. Quest’anno ha già ottenuto un podio, nella Sprint in Portogallo e in Qatar non ha fatto peggio di quinto. A Martin e Marquez si va ad aggiungere Brad Binder, oggi secondo in campionato con 42 punti – contro i 22 dell’anno scorso – e una KTM tra le mani più competitiva.

Ha avuto un inizio in linea con quello del 2023, invece, Francesco Bagnaia, che come l’anno scorso ha ottenuto uno zero la domenica – quest'anno in Portogallo, l’anno scorso in Argentina – e gli altri risultati si compensano con quelli della passata stagione.

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