La scheda del marchio Borile, storia, prove modelli, articoli e foto
L'azienda padovana, dalla storia ricca di modelli unici per qualità e cura dei dettagli, è stata rilanciata nel 2011. Alla guida, insieme alla famiglia Bassi, c'è il fondatore Umberto Borile.
La factory veneta Borile ritorna in grande stile grazie all'accordo con la società Administra che porterà interessanti novità per il triennio 2018-2021. La Multiuso sarà affiancata dalla nuova MdV 300 e dalla B500 Ricki, poi arriveranno una 250 stradale, una café racer 450 e una 550 per rally raid
Umberto Borile, dopo aver presentato il nuovo Reparto Corse del marchio e svelato la Multiuso 230 R, versione racing della tuttofare veneta, ha potuto festeggiare il debutto nelle competizioni della moto. La 230 R ha concluso con onore la prima tappa dell'Italiano Rally a Marina di Scarlino
La nuova Borile è un “gioiellino” per appassionati di tutte le età. Il motore 300 spinge bene, le finiture sono curatissime e il prezzo è molto interessante
Pratica, leggera (è tutta in alluminio) e comoda, la Multiuso 125 è nata per i sentieri ma va benissimo per affrontare traffico e pavé. Finiture ok, prezzo corretto
All’EICMA si rivedrà forse la Ducati Scrambler... ma Borile è arrivato prima. Il motore usa parti di Monster, la linea è tipica anni 70. È bella da guidare ma costa cara
La Borile Multiuso è nata perché Umberto Borile aveva bisogno di una moto... per andare a cercare funghi. Semplice e agile, ricorda le vecchie trial ma anche i "tuboni" anni 80: un oggetto spartano ma funzionale e versatile, a suo agio nel fuoristrada come su asfalto. Ne verranno prodotte due versioni. Il prezzo è alto: si paga l'esclusività del prodotto "fatto a mano".