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SBK: Bulega al top, Bautista in difficoltà. E se ne approfittasse Toprak?

Il campione della supersport ha brillato nei test, su tre piste molto diverse tra loro, ma è pur sempre un rookie nella categoria. Alvaro invece non ha ancora trovato la strada giusta con la moto zavorrata. Attenzione a Razgatlioglu: tra i due litiganti...

I test invernali di Nicolò Bulega sono andati oltre ogni più rosea aspettativa: dopo Jerez e Portimao, anche a Phillip Island il campione supersport ha convinto. Il rookie del team Aruba.it ha chiuso l’ultimo test superbike in sella alla Panigale V4R con il secondo tempo, a soli 74 millesimi da Toprak Razgatlioglu. In giornata c'è anche stata una caduta in curva 4, che però non ha avuto conseguenze fisiche o sul morale.

 

Una buona pagella

Febbraio è tempo di pagelle e Bulega per il momento merita ottimi voti: innanzitutto ha conquistato il titolo mondiale nella supersport. Vero è che Nicolò partiva con la moto migliore del lotto, ma la missione è stata compiuta, a dispetto della pressione che l'etichetta del favorito stampata addosso poteva generare. I test sono andati poi alla grande, su tre circuiti dalle caratteristiche completamente diverse tra di loro. A Phillip Island si gira in senso antiorario, a differenza di Jerez e Portimao. Queste ultime due piste presentano inoltre peculiarità che non hanno influito sulla prestazione: gli up&down del Portogallo sono stati ben digeriti, così come gli stop&go della Spagna. Anche le parole del pilota di Montecchio vanno nella direzione di un entusiasmo misurato. “Sono felice di questo test. Durante la giornata ho migliorato il feeling con la moto, soprattutto con gomme usate. Alla fine non ho fatto un long run, ma un po’ di giri insieme e ho avuto un buon passo, questa è la cosa più importante per me. Nel test a Portimao ero stato davvero veloce con gomme nuove, ma dovevo lavorare ancora un po’ con gomme usate. Sono contento, sono migliorato tanto. Sono felice del mio tempo, però dobbiamo considerare che l’asfalto è nuovo e più veloce rispetto all’anno scorso”.

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L'altra faccia della medaglia

Bulega è andato bene ma non si sbilancia sui target per il debutto in sbk: “Spero nel podio ma onestamente non è il mio obiettivo”. E invece cosa succede nell'altra metà del box? Bautista elogia il compagno di box senza mezzi termini “Mi aspetto che sia competitivo dalla prima gara e che possa lottare per vincere il mondiale anche se è un rookie”.

Andando sul personale invece la musica cambia. Bau Bau ha concluso in settima posizione il test di Phillip Island, incassando un ritardo di quasi otto decimi rispetto al record di Toprak. Il campione in carica ha continuato il lavoro di adattamento a una Ducati Panigale V4R appesantita di circa 6 chili a causa del nuovo regolamento che prevede una zavorra per i piloti più leggeri. In aggiunta a questo, ha dovuto anche recuperare condizioni fisiche non perfette. “Non sento quasi più dolore, però dobbiamo lavorare per trovare il feeling con la moto. Oggi abbiamo iniziato a cambiare qualcosa nel setup, anche perché l’asfalto è molto diverso dall’anno scorso, c’è tanto grip. Abbiamo fatto degli aggiustamenti e provato alcune soluzioni, ognuna con aspetti positivi e negativi. Alla fine erano più negativi che positivi. Siamo lontani da una prestazione da 10, penso di essere da 6 in questo momento. C’è margine”.

Bautista evita pronostici, ed è difficile capire se la sua sia pretattica o meno, anche se le difficoltà riscontrate sembrano reali. Con Bulega al debutto e Bautista alla ricerca della strada giusta, il rischio è che – almeno nella prima parte di stagione- tra i due “non litiganti” per la vittoria si inserisca un terzo incomodo. E chi meglio di Razgatlioglu può incarnare quel ruolo?

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