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La SBK arriva a Barcellona fra top e flop

Questo weekend si corre sul circuito di Barcellona, in Spagna, con la curiosità di alcuni exploit da confermare e diversi big che invece devono ritrovare la strada perduta

Dopo i sorprendenti risultati del primo round, disputato sulla pista australiana di Phillip Island, il mondiale Superbike approda in Europa per il secondo appuntamento: questo weekend si corre sul circuito di Barcellona, in Spagna, con la curiosità di alcuni exploit da confermare e diversi big che invece devono ritrovare la strada perduta. Però i piloti troveranno una pista dalle caratteristiche molto differenti perché il tracciato a sud-est di Melbourne era stato appena asfaltato e aveva un grip eccezionale mentre quello della Catalunya è piuttosto scivoloso.

Qui la nostra pagella dopo il round di Phillip Island.

Bulega sempre super

I piloti lo hanno già constatato nei due giorni di test effettuati il 14 e 15 di questo mese, le condizioni sono molto diverse e questo rimescola le carte. Stando a quanto si è visto finora però il cambiamento non preoccupa Nicolò Bulega, golden boy in sella alla Ducati ufficiale del team Aruba. In Australia aveva vinto Gara 1 al debutto in questo campionato, nei test in Spagna è stato il più veloce in assoluto ed è sceso al di sotto del record della pista: ha girato in 1’40”172, cioè 92 millesimi meglio di quanto fatto da Alvaro Bautista lo scorso anno in Superpole.

 

Lowes fa il gambero

C’è qualche perplessità invece per Alex Lowes, l’uomo che guida il campionato e in Australia ha vinto sia la Superpole Race che Gara 2. Velocissimo dall’altra parte del mondo, qua è caduto due volte ha concluso le prove soltanto con la nona prestazione a 0”813 dal leader. L’inglese non è nuovo ad alti e bassi ma c’è bisogno di fare un reset. Del resto il compagno di squadra Axel Bassani è soltanto 33º a quasi 2” dalla vetta.

 

Toprak va forte

In Australia Andrea Locatelli era caduto in Gara 2 riportando una dolorosa botta al ginocchio ma a distanza di tre settimane la situazione è molto migliorata e il Lombardo ha girato a 0”676 da Bulega, sesto miglior tempo. In campionato è terzo ed ha già dimostrato di essere in grado di lottare per la vittoria, chissà che non sia la volta buona.

C’è molta attesa anche per Toprak Razgatlioglu, impegnato in una bella sfida: il turco ha lasciato la Yamaha per la BMW e adesso deve cercare di renderla competitiva. In Australia è riuscito a salire sul podio ma è stato fermato da un problema di motore in Gara 2, qui ha girato a sua volta sotto il record, a 29 millesimi da Bulega, stabilendo il secondo tempo delle due giornate di prove. Ha collaudato due forcelloni diversi, ha lavorato sul freno motore e la moto continua a crescere. Sta arrivando…

 

Aspettiamo Petrucci e Iannone

Ci sono tutte le premesse perché la facciano da protagonisti anche due piloti italiani di primo livello: Danilo Petrucci in Gara 2 è salito sul podio e in questi ultimi test è stato il terzo più veloce, migliore degli ”indipendenti”, a meno di mezzo secondo dalla vetta. È appena 0”061 più indietro Andrea Iannone, al rientro dopo una lunga assenza dalle gare ma veloce come se non avesse mai smesso. Deve ancora fare un po’ di esperienza sulla Ducati del team go Eleven ma è questione di tempo. Poco.

 

Rea stringe i denti

Sembra aver imboccato la strada giusta Jonathan Rea che al primo round con la Yamaha non aveva cavato un ragno dal buco e non aveva ottenuto uno solo punto. Ma il sei volte iridato non ci sta e qui è stato il sesto più veloce, forse non è ancora pronto per la vittoria ma per un piazzamento di rilievo sì. È quello a cui punta anche Michael Ruben Rinaldi, salito sulla moto che fu di Bassani, la Ducati del team Motocorsa. Si può fare, per ora è stato 10º ma la squadra di Lorenzo Mauri ha l’abitudine di procedere metodicamente, un passo alla volta, e c’è ancora tempo per affinare la messa a punto.

Tra i possibili outsider Dominique Aegerter e Remy Gardner, non nuovi a begli exploit, e Sam Lowes, fratello gemello del poleman, alla sua prima stagione in Superbike. È stato campione mondiale, è abituato a puntare in alto e sta prendendo le misure alla categoria. Tenetelo d’occhio. 

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