Yamaha R1: due versioni per la futura moto sportiva di Iwata

Due nomi e nessun altro indizio
La Yamaha R1 è un modello che comincia ad avere i suoi anni sulle spalle. L'ultima versione con motore 4 cilindri in linea e albero motore "a croce", infatti, è stata presentata nell'ormai lontano 2009 e in questi quattro anni le sue avversarie non sono certo restate a guardare. Per la R1, invece, è stato eseguito solo restyling tecnico ed estetico e, ormai, comincia a sentire il gap delle supersportive concorrenti, soprattutto quelle europee che ultimamente hanno tirato fuori dal cilindro prestazioni e schede tecniche esagerate. Dopo la grande mole di investimenti sulle nuove piattaforme a tre e due cilindri della serie MT, la casa di Iwata è dunque intenzionata a rimettere le mani sul progetto Superbike, la nuova R1 arriverà a breve e dopo le conferme interne a Yamaha, oggi è arrivato un ulteriore indizio dall'ufficio brevetti europeo, dove sono state depositate le sigle YZF-R1 M e YZF-R1 S. I due nomi si differenziano solo per la lettera finale, mai apparsa sulle vecchie versioni. Quasi sicuramente e come già accade su altre ipersportive, si tratta di sigle che evidenziano una doppia versione (vedi Ducati 1199 S e R, BMW S 1000 RR e HP4, Honda CBR 1000 RR e SP). La nuova R1 proporrà due livelli di prestazioni e prezzo, uno con una configurazione base e un altro con sospensioni e particolari più racing e raffinati. La presenza di una versione più raffinata della R1 potrebbe anche significare un ritorno "ufficiale" di Yamaha in SBK che dal 2015 vedrà tutte moto EVO con motori molto più vicini a quelli di serie. Con questo scenario è evidente che una base tecnica già di alto livello sulla moto a listino sarebbe ideale per partire con una moto competitiva. Difficile ipotizzare l'uscita ufficiale della moto ma, se tutto va secondo i piani, Yamaha dovrebbe svelare la nuova R1 al prossimo Intermot di Colonia in ottobre o all'Eicma di Milano in novembre.