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Triumph Daytona 660: dai concessionari ad aprile

La Casa di Hinckley ci prova anche nella categoria delle Supersport di media cilindrata: ad aprile arriverà dai concessionari la nuova Daytona con motore tre cilindri 660

Le Triumph Trident e Tiger Sport con il motore 660 sono state un successo, oltre 40.000 moto vendute in tre anni e il coinvolgimento di un buon numero di nuovi motociclisti, tra i quali numerosi giovani e ragazze. Ora la Casa di Hinckley ci riprova nella categoria delle Supersport di media cilindrata: ad aprile arriverà dai concessionari l’inedita Daytona 660, erede della precedente 675 ma rivista da cima a fondo.

 

Sportiva da usare tutti i giorni

L’obiettivo è proporre una moto dallo stile personale e divertente, con prestazioni notevoli ma tale da poter essere usata tutti i giorni. È quello che si propongono anche le Case giapponesi in una categoria decisamente combattuta nella quale già si confrontano Honda CBR650R, Kawasaki Ninja 650, Yamaha R7 e Suzuki GSX-8R. Triumph si inserisce puntando su quattro aspetti: prestazioni, guidabilità, qualità e costi contenuti.

 

Tante modifiche al motore

Al centro di tutto il motore tre cilindri, profondamente rivisto: è nuovo l’albero motore con l’ingranaggio della trasmissione primaria di maggiore larghezza, sono cambiati l’albero a camme e il profilo degli ovali, e ancora testata, pistoni e spinotti, e ingranaggio della distribuzione. Modifiche pure al cambio a sei rapporti ed alla frizione assistita con anti saltellamento. Il risultato è un motore che raggiunge una potenza di 95 CV (69,9 kW) a 11.250 giri/minuto, cioè il 17% in più della Trident 660, e può spingersi fino a 12.650 giri/minuto, con un’erogazione che viene promessa progressiva, dolce e lineare. La coppia massima di 69 Nm a 8250 giri/minuto è superiore del 9% a quello della Trident, e l’80% di essa è disponibile da 3125 a 11.750 giri/minuto.

Il tre cilindri in linea britannico mantiene la stessa architettura del 675 cm³ ma ora le misure di alesaggio e corsa sono 74,04 x 51,1 mm. Su un motore del genere ovviamente il raffreddamento è a liquido e l’alimentazione ad iniezione elettronica sequenziale con tre corpi farfallati.

 

Telaio in acciaio

La ciclistica è costruita intorno a un telaio perimetrale in tubi d’acciaio, con forcellone a doppio braccio pure in acciaio. Le sospensioni sono Showa sia davanti che dietro: all’anteriore una forcella SFF-BP a steli rovesciati di 41 mm Ø con funzioni separate, capace di 110 mm di corsa; dietro un ammortizzatore RSU regolabile nel precarico che assicura 130 mm di corsa ruota. Provvedono alla frenata due dischi di 310 mm Ø con pinze radiali a quattro pistoncini, davanti, e dietro uno di 220 mm Ø con pinza a un pistoncino. Completano il quadro i cerchi pressofusi in alluminio a cinque razze di 17”, sui quali sono montati pneumatici Michelin Power 6 nelle misure di 120/70 ZR17 anteriore e 180/55 ZR17 posteriore.

 

Pesa 201 kg

È una moto sportiva che non cerca l’esasperazione, pensata per rendere le cose facili: peso in ordine di marcia 201 kg, 1425,6 mm di interasse e un angolo di sterzo di 23,8° con 82,3 mm di avancorsa. La sella con due sedute separate per conducente e passeggero è a 810 mm da terra ed ha una seduta di ragionevole larghezza, e manubrio e pedane garantiscono una posizione comoda, proprio perché è una moto da tutti i giorni, non solo da pista.

Traspare anche dalla silhouette che è pur sempre quella di una sportiva carenata, ma con linee meno taglienti di quelle della “pistaiola” 675. Questi sono più ispirate all’uso stradale. Comunque piacevoli e moderne, rispettose dei canoni della famiglia Daytona.

 

Il prezzo (in Gran Bretagna)

Per quanto riguarda l’equipaggiamento, sono previsti tre riding mode (Sport, Road e Rain), l’ABS e il controllo di trazione disinseribile integrati nei riding mode, la strumentazione con schermo TFT a colori e le luci a LED. Dulcis in fundo, Triumph promette bassissimi costi di manutenzione grazie a intervalli dei tagliandi di 16.000 km. Il prezzo della da Daytona 660 per il mercato europeo non è ancora stato definito, ma è già stato annunciato quello in Gran Bretagna: 8595 sterline, corrispondenti a 9978 euro.

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