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I tutor arriveranno anche sulle superstrade

Secondo decreto ministeriale, i tutor saranno entro il 2025 presenti anche su migliaia di km di strade extraurbane. Gestiti dalla stradale, i sistemi di rilevazioni sulle statali sposteranno gli introiti dalle casse comunali a quelle dello Stato
Nuovi tutor
Ancora non sono tornati alla piena operatività e già si pensa di estenderne l’utilizzo al di fuori della rete autostradale. Si parla ovviamente di tutor e, in particolare, del decreto del Ministero delle Infrastrutture sulle "smart road" (quello che ha aperto in Italia la sperimentazione alla guida autonoma) all’interno del quale si nasconderebbe il progetto di portare gli apparecchi per il controllo sui tempi di percorrenza in rapporto alla velocità anche sulle starde statali.
Le arterie interessate saranno quelle di rilevanza europea (rete Ten-T) o che portano verso porti, aeroporti, poli logistici e distretti industriali. Il piano, destinato come spiega il Sole 24 Ore a prendere il via nel 2025, prevede anche l’abbassamento del limite da 110 a 90 km/h sulle superstrade a doppia carreggiata.
La grande e conseguente novità riguarda però riguarda la gestione degli apparecchi e gli incassi delle multe: ad occuparsi delle rilevazioni sulle statali – ora affidate ai singoli  Comuni - sarà infatti la Polizia Stradale che, conseguentemente, dovrebbe deviare secondo Codice gli incassi dalle mani delle amministrazioni locali a quelle dello Stato italiano, cambiando così, se venisse confermato, la vita a moltissimi comuni che proprio sulle sanzioni basano gran parte dei loro introiti.  Va sottolineato, infatti, che essendo le novità sui sistemi di rilevazione della velocità parte di un piano ben più ampio chiamato "smart road", i nuovi apparecchi dovranno risultare necessariamente più complessi, precisi e “intelligenti” rispetto a quelli utilizzati finora, ma anche a quelli in arrivo in loro sostituzione. Questo perché il progetto per le strade statali prevede un controllo costante e in tempo reale dei flussi del traffico con, in più, la presenza di sensori di allarme per veicoli contromano o per velocità molto elevate. Poiché è facile immaginare  le difficoltà tecniche che inevitabilmente si presenteranno durante la messa in atto del piano è lecito presuppore che il Dm 70/2018 non venga rispettato proprio alla lettera.
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