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Honda RC213V-S, in Giappone cavalleria da naked economica

La MotoGP stradale, fiore all'occhiello di Honda, ha dovuto fare i conti con le rigidissime norme di omologazione giapponesi e ha fatto una brutta fine... Il dato di potenza massima è di gran lunga inferiore ai 159 CV che già avevano scatenato le ironie della rete (vi ricordate il video di Hitler? Ve lo riproponiamo...). Fortunatamente basta montare il kit racing per rimettere tutte le cose a posto, almeno in pista la RC 213 ha ben pochi rivali
Solo 70 CV?
Se siete tra quelli che hanno storto il naso per i 159 CV di potenza massima sfoggiati dalla RC213V-S, la MotoGP stradale di Honda derivata dai prototipi portati in pista nel mondiale da Marc Marquez e Dani Pedrosa, sicuramente non apprezzerete questa notizia, c'è infatti chi sta molto peggio degli appassionati europei...
In Giappone le norme antiinquinamento e in generale quelle di omologazione sono assai dure, finora la vittima più illustre era la splendida Ducati Panigale, deturpata con uno scarico stile anni 90 necessario per passare gli esami previsti dalla normativa giapponese, ora a cadere sotto la scure della motorizzazione nipponica è la moto da sogno di quest'anno, la RC213V-S che, dopo una cura soffocante, dichiara la bellezza di 70 CV di potenza massima. Un dato “quasi comico” per una moto derivata da quella più tecnologica e sofisticata al mondo. Gli acquirenti giapponesi che potranno permettersela dovranno stare attenti a ingaggiare sfide al semaforo, rischiano grosso con qualsiasi scooterone... Se questo dato vi sembra incredibile guardate la scheda tecnica ufficiale pubblicata sul minisito dedicato alla moto. Fortunatamernte la soluzione è a "portata di mano", se il modello omologato è asfittico, basta montare lo Sport Kit, che “rimette le cose a posto” riportando la potenza a oltre 215 CV. Certo che se l'anomimo creatore del video qui sotto avesse saputo di questo dato, forse avrebbe messo in bocca a Hitler ben altre parole...

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