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Honda: alette posteriori per le moto?

Nuovi progetti Honda mostrano un’ulteriore evoluzione delle alette aerodinamiche. Nei disegni si nota in particolare una nuova appendice montata sulla coda della moto per rendere più fluido il flusso d'aria che arriva dalla schiena del pilota. Funzionerà davvero?
Di nuovo le alette
Ormai sdoganate - dopo non poche polemiche, specialmente nella moto GP - ed montate su sempre più numerosi modelli stradali, le cosiddette “alette” parrebbero ora sulla buona strada per un’ulteriore “evoluzione”. A mostracelo sono in questo caso i disegni depositati da Honda, nei quali fa la sua comparsa una particolare appendice montata non sulla parte anteriore della moto, bensì in quella posteriore. Una sorta di “alettone”, simile a quello montato sul posteriore della auto sportive, ma progettato in questo caso per rendere più fluido il flusso d'aria che scende dalla schiena del pilota. Una soluzione forse utile a rendere le traiettorie molto più precise. L’idea sembra interessante, anche se per il momento non sappiamo - e forse non lo sanno nemmeno in Honda - se la vedremo mai su una moto di serie. .
Le alette “tradizionali”, lo ricordiamo, furono per la prima volta introdotte da Ducati sulla Desmosedici del 2015. Fu una scelta pionieristica ma decisamente controversa: molti piloti del mondiale - primo fra tutti Daniel Pedrosa - ne denunciarono i rischi per la sicurezza. Trascorso un primo periodo di adattamento e confermatane l’utilità a livello aerodinamico, in breve comparvero anche sulle Yamaha e sulle Honda, ma poi si decise di limitarne fortemente lo sviluppo. Dai prototipi della MotoGp sono poi passate anche alle moto di serie dalla vocazione decisamente sportiva. Un esempio in tal senso è dato proprio dalla Ducati Panigale V4 2020 e dalla nuovissima CBR 1000 RR-R.
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