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Fuel Bespoke Strada 800, la Ducati Scrambler col vestito da corsa

In Ducati hanno colto nel segno con la Scrambler: un mezzo semplice e alla moda che può diventare la base per qualsiasi tipo di trasformazione. La Strada 800, presentata quest’anno al World Ducati Week, è il modo di vederla di Karles Vives, talentuoso preparatore catalano
SS, Super Scrambler
Sembra che la Ducati Scrambler sia per i preparatori una sorta di macchina del tempo: Pepo Rosell ci ha visto dentro le originali radici offroad del 1962, adesso un altro celebre customizer iberico ha trovato il DNA delle veloci Super Sport di Borgo Panigale anni Settanta. L’idea di mostrare il potenziale di questa motocicletta è partita da Ducati Spain, poi la palla è passata a Karles Vives di Fuel Motorcycles e dopo numerose modifiche, l’indole corsaiola della Scrambler è venuta finalmente a galla.
I tratti comuni alle vecchie parenti racing sono di primo acchito due: la livrea oro e nera e la sella, replica precisa di quella che veniva utilizzata sul modello 900 SS.
Ma non finisce qui, ci sono altri elementi molto interessanti in questa special. La mezza carena ad esempio che arriva dal Giappone e i fianchetti fatti a mano. All’occhio più attento non sarà sfuggito che anche il serbatoio non è quello di serie. Al suo posto Karles ha pensato a un elemento più importante e la scelta è caduta sul particolare di una Benelli Mojave. Contestualmente al cambio dell’elemento è stata installata anche una nuova pompa della benzina esterna.
Il comparto ciclistico è rimasto quello di serie, con il solo sfilamento degli steli della forcella. Sempre per ottenere una posizione più race oriented, da un Monster sono state trapiantate  delle pedane arretrate. Dal catalogo ufficiale Scrambler molti dettagli come i due cerchi a raggi che calzano un paio di Pirelli Scorpion II, il supporto targa, il parafango anteriore in materiale composito e il set di comandi regolabili.
Di Rizoma invece i semimanubri racing e il supporto dello strumento che ha permesso di montarlo in posizione più centrale.
Conclude la bella trasformazione uno scarico MotoGP-style moderno ma di effetto.
Di fronte a una così bella realizzazione vien subito voglia di pista, magari contro una Thruxton, giusto per individuare una potenziale avversaria con un fisico simile.
Ne vedremmo di sicuro delle belle.
Karles Vives e la sua crew hanno dimostrato di non essere solo maghi delle flat tracker, storicamente il pezzo forte di Fuel Motorcycles, ma di cavarsela in maniera eccellente anche quando il manubrio si divide in due e le pedane arretrano. Non vediamo l’ora di vedere il prossimo lavoro.

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acterun
Mar, 09/13/2016 - 14:43
Anni a trasformare le stradali in scrambler e adesso che arriva la scrambler la trasformano in stradale?!?