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Ducati: no moto elettriche, sì ai carburanti sintetici

Come coniugare l’amore per i tradizionali motori termici con l’esigenza ormai chiara di abbassare le emissioni inquinanti? Messa da parte, almeno per ora, l’idea dell’elettrico, Ducati guarda a soluzioni alternative basate sui carburanti sintetici, più ecologici e facili da utilizzare, ma anche più costosi…
Eco Ducati
Apparentemente “in ritardo” rispetto ad alcuni rivali (lo stesso Innovation Manager Pierluigi Zampieri aveva ai tempi evidenziato la mancanza di una tecnologia “degna” di essere utilizzata dalle sportive e super performanti moto di Borgo Panigale), Ducati sembrerebbe oggi guardare più che alle moto elettriche ad un’alternativa “ecologica” basata su tutt’altra idea.
Da una recente intervista ottenuta dai colleghi di MCN, è emersa infatti l’intenzione da parte della Casa di concentrarsi non tanto - o almeno non ancora - sulle moto a batterie, quanto piuttosto su di innovativi - e più ecologici - eco carburanti sintetici. La via ci viene in questo caso suggerita da Francesco Milicia, vicepresidente e direttore commerciale di Ducati che, nell’intervistaha apertamente spiegato che per ora non v’è alcuna intenzione da parte del brand di mettersi al lavoro su di una moto elettrica: “pensiamo che per il tipo di veicoli che produciamo ora - ha dello Milicia ribadendo in sostanza il concetto già espresso da Zampieri - una moto elettrica non potrebbe garantire il piacere, l’autonomia e le prestazioni che i piloti Ducati si aspettano da noi”. Quindi, si continua con la verde? Non esattamente: "Stiamo esaminando attentamente altre possibili soluzioni per le emissioni zero o minime, come il carburante sintetico”, ha detto Milicia. “Altri marchi facenti parte del nostro gruppo, come per esempio Porsche ci stanno pensando e questa potrebbe dimostrarsi un’ottima idea per il medio termine".


Cosa sono i carburanti sintetici? 

Ad oggi, basandoci anche sullo studio condotto guarda caso da Bosch sul “carbon-neutral” sappiamo che i carburanti sintetici vengono prodotti con una base di anidride carbonica combinata all’idrogeno e all’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Sono adatti a qualunque tipo di motore termico, benzina, Diesel o gas, ma, contenendo una bassissima percentuale di petrolio, possono vantare emissioni di CO2 prossime allo zero. Lungi dal potersi dire a impatto zero, quella dei carburanti sintetici potrebbe per Ducati dimostrarsi una soluzione utile a coniugare l’amore degli appassionati per i motori “tradizionali” con l’esigenza, ormai chiara, di abbassare drasticamente le emissioni di inquinanti.

L’idea di Ducati

A quale carburante o a quale tecnologia, esattamente, il VP di Ducati si riferisse in questo caso non ci è dato saperlo. Tralasciando l’aspetto economico (a fronte dei vantaggi di cui sopra i carburanti sintetici costerebbero più di quelli tradizionali), l’idea generale portata avanti dal centro di ricerca e sviluppo Ducati ci appare a questo punto piuttosto chiara: sviluppare moto a zero - o a bassissime -  emissioni senza tuttavia “minare” l’identità propria del marchio Ducati.  "Anche per via della forte concorrenza sul prezzo - ha spiegato Milicia - in Italia il mercato è cambiato di molto, ma non per questo vogliamo entrare in concorrenza con produttori economici. Al contrario, dobbiamo proteggere e rispettare il nostro marchio, che vive ormai da quasi 100 anni, attirando al contempo clienti più giovani anche mediante cilindrate più piccole”.
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