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Ducati ARAS, l'Assistance Systems per le due ruote

Un sistema di radar e sensori in grado di ricostruire la realtà circostante, assistendo e aiutando così il pilota nelle situazioni pericolose. L’ADAS delle automobili arriverà presto anche sulle moto: Ducati è in prima linea con il progetto ARAS, pronto, forse, già dal 2020
Advanced Rider Assistance Systems
Guardando alla sicurezza dei motociclisti, con il programma “Safety Road Map 2025” Ducati intende nei prossimi anni sviluppare ed introdurre sulle proprie moto nuovi e sofisticati controlli elettronici. Sistemi “intelligenti” che possano assistere il pilota nella guida di tutti i giorni e, in particolare, nelle situazioni pericolose: il recente Cornering ABS per le staccate a moto inclinata montato sulla Scrambler e sulla V4 ne è un esempio.
Altro esempio è dato invece dal sistema - ancora in fase di progettazione - di cui s’è parlato pochi giorni fa e che prevede per il suo funzionamento l’utilizzo di uno o più radar. Il Ducati ARAS, acronimo di Advanced Rider Assistance Systems, sfrutta i sensori di cui è dotato per ricostruire la realtà circostante e, quindi, “aiutare” il pilota durante la guida. Il know-how arriva dal mondo delle quattro ruote, dove il dispositivo - ma in questo caso si chiama ADAS -  è già da tempo utilizzato da diversi costruttori, Audi compresa: l’idea è ora quella di portarlo anche sulle due ruote.
Collaborando con il Politecnico di Milano, Ducati ha cominciato lo sviluppo del progetto ARAS nel 2016, studiando l’utilizzo di radar anteriori e posteriori per la gestione del cruise control, degli angoli ciechi o delle distanze di sicurezza, con segnali d’allerta in caso di possibili rischi d’impatto. In base a quanto ricordato sopra,  la tecnologia è già sviluppata per le automobili, ma ancora agli inizi per le moto: ci vorrà ancora un po’ di tempo. Nessuna data annunciata, ma il termine previsto dovrebbe essere quello del 2020. 
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