DR Moto un prototipo CRT in libera vendita

Non per tutte le tasche
Quasi inutile precisare che la DR-Moto, che è stata realizzata nelle officine della Reynolds Engineering Ltd (azienda nata nel 1993 e conosciuta per le sue componenti realizzate con macchine a controllo numerico per la pista, MotoGp compresa), è un gioiello nato solo per la pista. Infatti, non avrebbe sfigurato tra le CRT della MotoGp dello scorso anno. Il prototipo è un insieme di dettagli preziosi, quasi da “gioielleria” motociclistica: la maggior parte delle componenti, infatti, è in alluminio lavorato dal pieno, la carenatura è in fibra di carbonio, la forcella è una FG386 di Öhlins, che firma anche l’ammortizzatore, un TTX36 versione MotoGp. Anche i cerchi sono di pregio: portano la firma Marchesini e sono in magnesio forgiato; montano dischi Brembo, in carbonio su richiesta. A spingere la creatura di DR-Moto è il quattro cilindri della Yamaha R1, ma in versione Superbike, quindi con ancor più cavalli alla ruota, circa 200. Per padroneggiare tanta esuberanza, la DR-Moto monta un controllo di trazione e l’antimpennamento Motec M800 che, optional, è in grado di fornire anche la cartografia GPS della pista. Da ultimo il prezzo, non esattamente per tutte le tasche: 89.500 sterline, al cambio attuale circa 112mila euro. Del resto l’obiettivo della branca della Reynolds Engineering Ltd (è nata nel 2012 per volontà dell’ex capo progettista Roberts Barry Ward), è quello di “portare la tecnologia e le prestazioni di una moto da MotoGp a disposizione degli appassionati più esigenti”, come si legge nel loro sito. E, si sa, la tecnologia costa parecchio. Qui sotto il video della moto impegnata in un giro di pista.