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Codice della strada: multe salate per il parcheggio selvaggio, ma sanzioni ridotte per le due ruote

Atteso da mesi, il nuovo Codice della Strada potrebbe portare con sé novità anche a livello di sanzioni. In particolare, stando alla bozza, sarà raddoppiata la multa per chi parcheggia nel posto degli invalidi o sulle strisce pedonali. Sanzioni ridotte invece se la violazione è fatta con un veicolo a due ruote
Nuovo Codice della Strada
Tra le novità attese con la riforma del Codice della Strada, anche un aumento delle sanzioni per quanti dovessero violarne le regole. In particolare, stando alla bozza del DL, sono previste multe salate per i parcheggi sulle strisce pedonali, sulle piste ciclabili e nei posti riservati agli invalidi. In quest’ultimo caso, la multa (che fino ad oggi poteva arrivare fino ad un massimo di 344 euro), potrebbe passare da  un minimo di 168 a un massimo di 672 euro. Cifre che dovrebbero tuttavia riguardare le sole automobili: in base al testo del DL trasporti infatti, nel caso di violazione da parte di veicoli a due ruote (quindi ciclomotori e motoveicoli), le sanzioni risultano essere più contenuto, cioè una somma compresa tra gli 80 di minimo e i 328 euro di massimo.
Ricordiamo in ogni caso che, come nuovamente emerso grazie al recente incontro tra la delegazione Confindustria ANCMA e FMI ed il vice ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Alessandro Morelli, molte delle novità attese nel nuovo Codice riguarderanno proprio le due ruote. In particolare, si attende l’accesso in autostrada e sulle tangenziali per i motocicli 125cm3 e per quelli elettrici nonché la definita e strutturale introduzione della misura sperimentale riguardante lo sconto del 30% ai motociclisti sull’importo del pedaggio autostradale. Tra le richieste di ANCMA e FMI compaiono anche l’introduzione della targa sostitutiva per moto da enduro in gara e allenamento, la possibilità per i motoveicoli di trainare rimorchi, la disciplina legata all’utilizzo dei motoveicoli per interventi sanitari d’emergenza (moto-ambulanze) e l’istituzione del servizio di moto-taxi, già diffuso in alcuni paesi europei.
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