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Cashback, benzina e tagliandi tra le spese rimborsabili

In via di sperimentazione con il caschback di Natale, il programma promosso dal governo per incentivare i pagamenti elettronici con carte e bancomat consente di ottenere un rimborso del 10% sugli acquisti. Si può fare shopping in negozio, pagare l’aperitivo al bar, fare il pieno di benzina o i tagliandi
Cashback: spese rimborsate
Avviato in via sperimentale l’8 dicembre, il Cashback di Natale ha coinvolto finora circa 3 milioni e mezzo di italiani che sullo smartphone hanno già scaricato - e utilizzato  - l’applicazione IO necessaria a partecipare. Il programma, lo ricordiamo, è stato lanciato dal governo per incentivare i pagamenti elettronici e prevede la possibilità di ottenere un rimborso a fronte di un numero minimo di acquisti effettuati con carte e bancomat. Come spiegavamo più approfonditamente qui, esistono comunque dei “vincoli”, intesi come spesa minima e rimborso massimo ottenibile. Tra gli acquisti possibili vi sono quelli fatti all’interno di attività e negozi, ma anche i pagamenti a liberi professionisti, come l’avvocato, il medico o l’idraulico e per l’acquisto di carburante, Facciamo il punto.

Quali spese sono ammesse?

Fatta eccezione per le spese online, non ci sono limiti agli acquisiti che è possibile fare per partecipare al cashback di Stato, purché siano effettuati sul territorio nazionale. Ovviamente, le spese andranno necessariamente pagate tramite strumenti elettronici come carta di credito o bancomat per il tramite di un dispositivo fisico di accettazione, come il Pos. 

Tra queste spese quindi sono ammessi anche i rifornimenti di benzina, ma anche tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e tagliandi che si effettuano sulle moto.

Caschback e rimborso benzina

Come accennato, a concorrere all’accumulo del rimborso ci sono anche le spese effettuate al distributore di benzina. Fondamentale è però che l’acquisto del carburante non rientri nell’attività d’impresa. Per i privati le condizioni che devono essere rispettate in ogni tipo di operazione sono sempre le stesse, quindi utilizzo di metodi elettronici di pagamento, registrazione dei propri strumenti sull’App IO o su altri canali abilitati.



Bar e ristoranti

Aperti fino alle 18.00 in zona gialla e fino alle 22.00 con asporto e domicilio nelle regioni rosse e arancio, anche bar e ristoranti concorrono all’accumulo del rimborso. Anche in questo caso, l’aperitivo, il caffè o il pranzo al ristorante andranno però necessariamente pagati cn strumenti elettronici e non dovranno essere relativi a spese aziendali o di impresa.

Cashback di Natale, minimo e massimo: quanto devo spendere?
Per quanto riguarda il cashback di Natale, cioè il programma sperimentale valido fino al 31 dicembre, il imite delle operazioni minime da effettuare nel periodo è di almeno 10 pagamenti (di qualsiasi entità). Il cashback massimo è invece fissato a 15 euro: in pratica, anche spendendo 600 euro in un’unica transizione, il rimborso non sarà di 60 euro (cioè del 10%), ma si fermerà sempre a 15 euro (quindi spesa massima 150 euro). Ulteriore limite è quello complessivo del cashback per periodo: per il cashback di Natale il massimo ottenibile è 150 euro. 



Cashback di Stato, cosa cambia

Terminata la fase sperimentale, col 1 gennaio inizierà il caschback vero e proprio. Il programma si articola in tre periodi, ciascuno indipendente dagli altri e dalla durata di  sei mesi: 1° Semestre dal 1/1/2021 al 30/6/2021; 2° Semestre dal 1/7/2021 al 31/12/2021; 3° Semestre dal 1/1/2022 al 30/6/2022. Com’è per quello di Natale, il rimborso rimane anche in quello di stato pari al 10% di ogni transazione, fino a un valore massimo per singola operazione di 150 euro. Tuttavia, il numero minimo di transizioni sale in questo caso a 50 transazioni e la pesa massima su cui sarà riconosciuto il cashback a di 1.500 euro per ogni semestre (3 mila euro su base annuale). In pratica, ogni sei mesi si potrà ottenere un rimborso massimo di 150 euro (300 euro l’anno). 



Come partecipare al Cashback

La prima cosa da fare è scaricare l’app IO (cioè l’applicazione lanciata dalla Pubblica Amministrazione per l’accesso a bonus e servizi pubblici, che è già stata utilizzata per erogare il Bonus Vacanze) e registrarsi inserendo le credenziali SPID oppure con la Carta d’Identità Elettronica (CIE 3.0) abbinata al PIN.

Alternativa a App IO e SPID
Oltre all’App Io di PagoPa, dall’8 dicembre ci si potrà iscrivere al Cashback anche attraverso Yap, applicazione di Nexi per i pagamenti in mobilità, oppure tramite Nexi Pay, senza quindi la necessità di dotarsi di una identità pubblica digitale (Spid o carta d’identità elettronica).



Cashback, si può usare un conto cointestato?
Sì, avendo un conto cointestato, l’Iban è associato al codice fiscale di entrambi e quindi potrà essere indicato da tutti e due come conto destinatario del rimborso all’interno del proprio profilo dell’App IO. Gli strumenti elettronici di pagamento, invece, non possono essere gli stessi. Ognuno dovrà avere, registrare (sull’App IO) e utilizzare la propria carta di debito, di credito, o un’applicazione di pagamento (come Satispay).
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