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Bajaj, quasi pronto il primo modello sviluppato con Triumph

Intenzionata a strappare a Royal Enfield una certa quota di mercato, Bajaj “ricorda” l’ormai solida partnership stretta con Triumph. Nuovi scatti rubati durante un test su strada ci mostrano una monocilindrica da 350 o 500 cm3 già quasi pronta per la produzione di serie. Ecco cosa sappiamo
Triumph Bajaj
In netto svantaggio rispetto alla connazionale Royal Enfield, forte quest’ultima di quasi l’85% in termini di quote di mercato nel segmento delle monocilindriche 350-500 cm3, Bajaj “torna all’attacco” ricordando la collaborazione stratta già nel 2017 con gli inglesi di Triumph. A distanza di qualche anno (la pandemia ci ha certamente messo del suo), il promo modello frutto della collaborazione potrebbe di qui a breve arrivare finalmente in concessionaria. A “suggerircelo” sono in questo caso le foto - ovviamene ufficiose - scattati a quello che si direbbe a tutti gli effetti essere un inedito modello di cui in realtà s’era vociferato qualche tempo addietro.

Com’è fatta
Non lontana dalle più classiche Bonneville britanniche, la moto in questione sfoggia un design compatto, un serbatoio del carburante scolpito, una sella in un unico pezzo e, in generale, uno stile dichiaratamente retrò. Ciò che più ci interessa è però in questo caso la scheda tecnica, con un comparto sospensioni fatto di forcelle USD all'anteriore e monoammortizzatore posteriore regolabile nel precarico. Ricordando che tanto le Bonneville,  quanto le Street Scrambler, le Street Twin e le Speed ​​Twin sono tutte dotate di doppi ammortizzatori posteriori, la presenza in questo caso di un monoammortizzatore ci fa senza troppi dubbi immaginare l’arrivo di una moto certamente più adatta bici più adatta all’uso in fuoristrada, anche se ovviamente non estremo. Un’”intuizione” tra l’altro avvalorata dalla presenza di pneumatici Metzeler a doppio uso nonchè dalla robusta placca para-motore. Da notare a tal proposito anche il portapacchi posteriore abbinato, sul lato sinistro, ai supporti per le borse, come a sottolineare una certa vocazione ai viaggi. Altro dettaglio che riconosciamo in foto riguarda invece la console strumenti digitale rettangolare, molto simile a quella utilizzata sulle KTM. Perchè non un più classico cruscotto rotondo? È presto detto: con ogni probabilità, la moto verrà infatti proposta in due versioni, una più stradale- classic retrò (quella che vedete nella foto qui in alto ma con display tondo) e un’altra dall’animo scrambler - adventure, con tanto di pneumatici tassellati, scarico alto, protezioni per le mani e parafango anteriore rialzato. Ma veniamo al motore: in base alla struttura e alle dimensioni, sembrerebbe trattarsi di monocilindrico da 350 o 500 cm3 con raffreddamento a liquido ed una potenza compresa, immaginiamo, tra i 40 e i 60 cv.

Quando arriverà?
La moto - il cui nome rimane sconosciuto - sarà quasi certamente prodotta in India ed anche per questo lanciata ad un prezzo competitivo, diciamo pure intorno alle 200mila rupie, corrispondenti cioè a circa 2.500 euro. Considerando che l’arrivo in concessionaria era stato pianificato per il 2022, (a quel tempo si parlava di una vera e propria roadster), potremmo aspettarci la presentazione ufficiale entro la fine dell’anno. Ovviamente, vi terremo aggiornati…
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