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Romano Fenati si giustifica: “Correvo in ospedale da mio nonno”

Dopo che è stata diffusa la notizia del presunto inseguimento in autostrada di Romano Fenati da parte della polizia stradale e della successiva denuncia scattata a suo nome, l’ascolano ha deciso di interrompere il silenzio sui social (che dura ormai dal fattaccio con Manzi) condividendo la sua versione. Il 22enne ha ammesso di aver superato i limiti di velocità, ma ha spiegato che stava correndo in ospedale da suo nonno, in fin di vita, e ha aggiunto: “Qualsiasi cosa faccia, viene ingigantita"
Le spiegazioni di Romano
Dopo quello che è successo, il gesto sconsiderato ai danni di Manzi e la conseguente squalifica, il licenziamento da parte del suo team e persino di quello futuro con cui avrebbe dovuto debuttare in moto2, su Romano Fenati, bisogna dirlo, è facile puntare il dito. È notizia di qualche giorno fa, infatti, che nella sera di venerdì scorso il 22enne stava procedendo a velocità oltre il codice sulla sua Audi Q3. Durante la sua corsa Fenny ha persino superato una macchina della polizia stradale che immediatamente l’ha inseguito per farlo accostare. Successivamente tra le due parti pare esserci stato un alterco, tanto che la polizia ha denunciato l’ascolano per resistenza a pubblico ufficiale. Dopo qualche giorno è stato Fenati a raccontare la sua versione dei fatti sul suo profilo Facebook dove ha scritto: “Ovviamente, adesso, qualsiasi cosa io faccia, devo stare attentissimo. Lo so. Sono stato troppo a lungo nell’occhio del ciclone per non essere considerato un’occasione di comunicazione per chiunque. Quindi dovrei cercare di essere paticamente invisibile, senza mai prestare il fianco a nessuno. Sembra quasi facile, vero? Almeno così sembra. Venerdì mi hanno chiamato dall’ospedale di Ancona dove mio nonno si trova in fin di vita. Mio nonno è una delle persone più importanti della mia vita. Lo hanno operato al cuore, un’operazione delicata e complicata. Dopo l’intervento sono subentrate delle complicazioni e mi hanno chiamato per andare là con urgenza.
In autostrada la polizia mi ha fermato per eccesso di velocità. Sopra il codice sì, lo ammetto. Ho chiesto di fare subito il verbale per ripartire ma il trattamento che mi è stato riservato, da uno dei due, solo perché ero Romano Fenati, è stato allucinante. Ho chiesto scusa per l’eccesso e ho cercato di defilarmi in fretta con un verbale da 80 euro di multa, ma sono rimasto invischiato in una discussione accesa e per me irreale. Come posso io difendermi, io che sono Romano Fenati e ogni volta che ne darò l’occasione sarà colta al volo e non sarò mai più difendibile?”
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