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MotoGP Starting Grid: Bagnaia e Marquez affilano le armi per Le Mans

Negli ultimi 4 anni in Francia ha sempre vinto Ducati, i due campioni e Martin potrebbero tornare a battersi nel corpo a corpo. Attenzione alle Aprilia, Vinales si sente pronto

Dopo il fantastico duello di Jerez tra Bagnaia e Marquez, la MotoGP è pronta a tornare in pista a Le Mans, dove ci possiamo attendere un nuovo weekend di grandi battaglie tra i due contendenti, Martin, Acosta e le Aprilia. Andiamo allora a vedere le novità sulla griglia di partenza in MotoGP Starting Grid.


Ultime notizie

Dorna, i team e i costruttori hanno finalmente raggiunto l'accordo sulle regole che saranno valide a partire dal 2027: riduzione di cilindrata da 1000 a 850cc (sempre 4 cilindri) con restrizione dell'alesaggio massimo da 81 a 75 millimetri. I motori saranno 6 a stagione invece di 7, il carburante per gara sarà ridotto a 20 dagli attuali 22 litri (da 12 a 11 nella Sprint). Saranno inoltre vietati gli holeshot device (abbassatori) e l'aerodinamica verrà limitata. All'anteriore bisognerà arretrare il pacchetto di ali di 50 millimetri, così come l'ingombro laterale sarà complessivamente ridotto di 50 millimetri. Al posteriore si potrà adattare l'aerodinamica una sola volta a stagione. Saranno riviste inoltre le concessioni, con un vantaggio per i costruttori che saranno iscritti a partire dal 2027, ma con un aggiornamento a metà stagione dei punteggi che andrà riequilibrare eventuali scompensi.

Non sono modifiche epocali: da qua al 2027 l'aumento delle prestazioni potrebbe essere tale da rendere i provvedimenti addirittura tardivi, oggi come oggi la riduzione di cilindrata vale poco più di 20 cavalli secondo gli addetti ai lavori. Per quanto riguarda il ripensamento delle norme, non c'è nulla nelle carte che possa lasciare intravedere una vera e propria rivoluzione tecnica. Certo, i motori andranno ripensati, ma non è detto per esempio che scendere di 150cc sia sufficiente a riportare i motori 4 in linea a un livello di competitività sufficiente a fronteggiare i V4. Vedremo, sperando nel frattempo che l'orizzonte temporale di medio periodo consenta a Liberty Media di attrarre nuovi costruttori (BMW ha già fatto capire che ci penserà).


Che numeri

A Jerez, Pecco Bagnaia ha vinto la gara numero 20 della sua carriera in MotoGP: numeri importanti, che lo portano al 15esimo posto all time in classe regina, al pari di una leggenda come Freddie Spencer. La seconda vittoria stagionale lo rilancia inoltre in campionato, dove adesso si trova a soli 17 punti di distanza da Jorge Martin.

Bagnaia è stato il primo pilota del mondiale che in questa stagione è già riuscito a vincere in più di una occasione e sembra avere ripreso il controllo della situazione. Ducati d'altronde si è imposta in ben 3 gare su 4, e aggiungendo il successo di Aprilia, otteniamo un poker di successi italiani, che diventano 8 contando le Sprint. Il numero sale addirittura a 41 se guardiamo alla passata stagione: è passato ben un anno infatti dalla vittoria di Brad Binder nella Sprint della Spagna, ultima affermazione di un costruttore straniero in MotoGP. Si tratta di uno scenario impensabile solo due o tre anni fa.


La sfida

La bagarre tra Bagnaia e Marquez nel gran premio di Spagna è stata solo l'ultimo capitolo di un confronto che si è riproposto più volte nel corso delle ultime stagioni. A parte l'incidente di Portimao, i due si sono incrociati anche a Buriram l'anno scorso. Il confronto più importante rimane però quello di Aragon, nel 2021, quando Pecco riuscì a vincere il suo primo gran premio proprio al termine di una grande battaglia con Marc. Ne vedremo sicuramente altre in futuro: magari già a Le Mans, dove i due hanno avuto qualche “scambio di vedute” nella Sprint del 2023.


Pista che vai

A Le Mans Ducati ha vinto negli ultimi 4 anni: due vittorie sul bagnato con Petrucci e Miller, due sull'asciutto con Bastianini e Bezzecchi. Il tracciato è molto valido: variazioni altimetriche, curve di ogni tipo, con banking difficili da digerire. Il primo curvone è da brividi: si fa a 290 all'ora e in ci si porta velocità fino alla prima chicane, dove si può portare un attacco a chi sta davanti, forzando la staccata. È uno spot da tenere d'occhio, come La Chapelle o la Garage Vert, altre due curve che richiedono una moto a posto e coraggio nel ritardare la frenata.

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