Salta al contenuto principale

MotoGP 2018, intervista Loris Reggiani: “Confido in una rimonta del Dovi”

MotoGP news – Dopo il Gran Premio d’Italia abbiamo fatto una chiacchierata con Loris Reggiani, ex pilota ed ex telecronista della categoria regina, che ci ha raccontato cosa pensa della vittoria di Lorenzo, del modo in cui Ducati ha gestito il mercato, dell’arrivo di Petrucci nel team ufficiale Ducati, del podio di Valentino Rossi e, infine, del possibile finale della stagione 2018
"Spero in una rimonta del Dovi"
Il fine settimana del Gran Premio d’Italia è stato ricco di colpi di scena, dalla vittoria di Jorge Lorenzo sul circuito del Mugello all’annuncio del divorzio tra il maiorchino e la Ducati, dalla scorrettezza che Marc Marquez ha compiuto su Danilo Petrucci al podio inaspettato di Valentino Rossi. Tutti questi temi la nostra Serena Zunino li ha analizzati con l’ex pilota Loris Reggiani

Ti aspettavi la vittoria di Lorenzo?
No, e credo non se l’aspettasse nessuno. Che prima o poi Lorenzo avesse vinto una gara me l’aspettavo, non pensavo potesse accadere al Mugello, anche se in effetti quella è una pista che lui ha sempre amato. Ci stava, però immaginavo più una vittoria di Dovizioso.

Come commenti il modo in cui Ducati ha gestito il mercato?
È difficile. Per poter commentare bene bisognerebbe vivere da dentro queste cose e sapere esattamente cosa si dicono, poi le dichiarazioni o quello che esce dalla stampa è sempre diverso. L’impressione che ho da fuori è che a livello contrattuale la Ducati si muove sempre in maniera antipatica per il mio modo di vedere le cose, con i piloti. Due anni fa quando bisognava fare spazio a tutti i costi a Lorenzo i due Andrea sono stati trattati un po’ male, però ripeto, sono le cose che si sentono dire. Non ho al 100% la visione completa.

Lorenzo ha vinto, ma la vittoria è arrivata tardi…
Io ho l’impressione che Lorenzo aveva già deciso di andare via da Ducati già ad inizio anno. Aveva già cambiato molto l’atteggiamento rispetto alla Ducati, quando l’anno prima invece era tutto un “Complimenti, la moto ha molto potenziale”. È vero che la vittoria è arrivata tardi, anche per lui, credo che se avesse vinto una gara prima, avrebbe avuto più stimoli per restare. È arrivato per tanto tempo alle spalle del suo compagno di squadra, uno che era stato sottopagato per fare spazio al campione.

Secondo te qual è stato l’errore fatto con Lorenzo?
Non credo ci sia stato un errore. A mio modo di vedere l’errore di Ducati è stato prenderlo. Era abbastanza evidente che la guida di Lorenzo - e la sua mentalità - non si sarebbe sposata con la moto e soprattutto non in fretta, non in due anni come pensavano loro. Poi per il resto non hanno sbagliato niente, con tutti i soldi che l’hanno pagato non credo che abbiano tergiversato sul fare quello che lui chiedeva di fare. Lui è sempre stato accontentato in tutto. Una gara non fa primavera, vorrei vederlo vincere ancora.

Si dice che adesso arriverà Petrucci al suo posto, come vedi il suo arrivo?
Bene, è un pilota ancora altalenante, ma credo che abbia la possibilità di essere ancora più competitivo, quando entrerà in una squadra ufficiale e si sentirà più coccolato. Questo è uno sport dove la testa, l’atteggiamento mentale e la serenità fanno la differenza.

Come vedi la coppia Petrucci-Dovizioso?
Sono sempre stato contrario a due connazionali nello stesso team. In questo caso conoscendoli sono due persone molto a modo e non avranno problemi. Entrambi umili, poco arroganti.

Parlando sempre di Petrucci, nella gara al Mugello ha ricevuto una scorrettezza da parte di Marquez e non c’è stata alcuna penalità. Come commenti questa cosa?
Dopo quello che avevano dichiarato che sarebbero diventati più severi con alcuni tipi di comportamenti in pista, mi aspettavo che almeno un “under investigation”, ovvero un’occhiata a quello che fosse successo, l’avrebbero data, un minimo. Sono certo che se fosse stata a parti invertite, Petrucci avrebbe dovuto scontare un ride through o comunque dei secondi di penalità. Ancora una volta ci sono stati due pesi e due misure, e questo è molto brutto.

Secondo te cosa avrebbero dovuto comminare a Marquez?
Non so, ma almeno un avvertimento. Non credo che Marquez faccia queste cose volutamente o comunque in mala fede, credo solo che per lui sia normale. Invece non lo è. Petrucci secondo me avrebbe potuto fare molto di più di quello che ha fatto se non avesse dovuto consumare le gomme o spingere troppo per recuperare la posizione. Tu non puoi permetterti di non portare rispetti ai tuoi avversari, soprattutto alle prime curve di una gara. Credo che se nessuno gli fa capire che questo suo atteggiamento di onnipotenza non è giusto, lui andrà avanti così, ovviamente.

Valentino Rossi ha centrato invece un bel podio a Mugello.
È arrivato abbastanza lontano dai primi, ma quando un pilota è il migliore della propria marca e quando distanzia tutti gli altri suoi compagni, vuol dire che ha fatto una grande gara. E su questo non c’è dubbio, lo dimostra anche un po’ il tempo nelle qualifiche che aveva fatto. Non mi aspettavo il suo podio, ma è vent’anni che mi stupisce, l’ha fatto anche questa volta!

Dove pensi che potrà arrivare Rossi quest’anno?
Non so, dipenderà molto dalla reazione della Yamaha. Secondo me è abbastanza palese che loro non sono all’altezza delle rivali, Honda e Ducati, perché altrimenti non si spiegherebbe che non vincono da più di un anno. Dipende quanto tempo ci mettono a trovare la quadra della situazione, non è semplicissimo. Il problema di questi tempi è che quando vai due decimi più piano degli altri, non arrivi secondo ma arrivi decimo, bisogna essere sempre al 100%. Se si è solo al 98% non si è all’altezza delle altre.

Il titolo per te è quindi una questione tra Dovizioso e Marquez?
Penso di sì, anche se quest’anno la vedo un po’ più difficile per Ducati. Marquez l’anno scorso, in questo momento della stagione, aveva meno punti dalla vetta. È dura, ma io confido in una rimonta del Dovi.
 
Aggiungi un commento