Salta al contenuto principale

Disabili in sella, non è più un sogno. Ecco come sono le moto da patente As

Grazie all’impegno decennale di Emiliano Malagoli per i disabili non è più impossibile mettersi alla guida di una moto. La lotta contro la burocrazia è stata dura, ma ora ci sono le soluzione tecniche per adattare una moto. Ecco quali sono 

Fino a una decina di anni fa era quasi impossibile per un disabile guidare una motocicletta sia in pista che su strada, a causa di impedimenti burocratici, normativi e anche pratici. La svolta l’ha data Emiliano Malagoli, motociclista amputato della gamba destra, che insieme a Chiara Valentini nel 2013 ha costituito l’associazione Di.Di. Diversamente Disabili ONLUS con l’obiettivo di promuovere il motociclismo per persone con disabilità. Prima ha lanciato un campionato Italiano di velocità per motociclisti disabili sotto l’egida del comitato paralimpico e poi anche un campionato europeo.

 

Autoscuola specializzata

Dal 2014 hanno attivato anche il progetto patente speciale A. Siccome non esistevano motorizzazione o scuola guida dotate di moto adattate per la guida di un disabile, hanno organizzato corsi di guida specifici per il conseguimento della patente AS, con istruttori disabili e altri normo dotati, e con la disponibilità di motociclette allestite appositamente.

Vengono preparate dalla HandyTech, una azienda di Moncalvo (AT) all’avanguardia in questo particolare settore.

 

Come cambia una moto per disabili

Quali sono le differenze lo spiega lo stesso Malagoli nel filmato qui sotto, Illustrando le trasformazioni effettuate su una BMW F 800 R adattata per supportare disabilità di vario tipo. Particolare importantissimo le modifiche comportano la giunta di dispositivi ma non la modifica dei comandi standard che dunque possono essere usati anche da un conducente normodotato, E rimangono coperti dalla garanzia della casa

La moto realizzata in collaborazione con BMW Motorrad Italia risponde a tre disabilità su quattro: amputazione del braccio sinistro, della gamba sinistra o di quella destra.

 

Cambio servoassistito

Se il problema è sulla gamba sinistra si ricorre a un cambio servoassistito. Un pulsante sotto il cruscotto permette di attivare due pulsanti sul manubrio di sinistra: giallo per scalare, Verde per inserire il rapporto superiore, sempre tirando la frizione. Il comando aziona un pistone che va ad agire direttamente sul pedale del cambio.

Image

Comando al manubrio per il freno posteriore

Chi non riesce a muovere il piede destro o addirittura ha subito una amputazione per frenare ricorre a un comando a pollice sul manubrio di sinistra, una soluzione a volte adottata sulle moto da corsa. La leva comanda una pompa radiale la quale interviene sul pedale del freno.

Image

La frizione è servoassistita

Un commutatore sotto la sella permette di attivare il comando della frizione servoassistita, necessario a chi non dispone della mano sinistra. Sotto il manubrio di destra c’è un comando a pollice che interviene sulla leva della frizione di serie, comandata elettricamente. La stessa mano deve comandare sia la frizione che l’acceleratore, ma è sufficiente un minimo di pratica. I pulsanti delle frecce e del clacson sono subito sopra.

Image

La Mana per chi è amputato alla mano destra

Resta il problema di chi non ha l’uso della mano destra. In questo caso la soluzione è stata ricorrere a una Aprilia Mana motocicletta dotata di trasmissione automatica. L’acceleratore è stato spostato sul manubrio di sinistra, ma naturalmente si tratta di un componente realizzato ad hoc per questa applicazione e mantenere la logiche di funzionamento nonostante sia stato invertita la posizione: il gas si apre ruotando all’indietro e si chiude in avanti come sulle moto tradizionali.

Video
Leggi altro su:
Aggiungi un commento