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WorldSSP 300, Ana Carrasco e Kawasaki ai saluti

La campionessa iridata del 2018 del WorldSSP300 Ana Carrasco ha reso ufficiale la separazione da Kawasaki dopo ben cinque anni passati insieme. La spagnola il prossimo anno affronterà la Moto3 e ha ringraziato la Casa di Akashi per il grande supporto
Una bella storia
Era il 2017 quando Ana Carrasco si affacciò sulla scena del WorldSSP300 con Kawasaki, riuscendo a vincere anche una gara, e sono passate poi altre quattro stagioni in cui questo binomio ha raggiunto grandi risultati. Il più grande di tutto, la vincita del titolo nel 2018 con la spagnola che è diventata così la prima e unica donna, finora, a vincere il titolo del mondo in una classe mista. Dopo cinque stagioni, oggi siamo ai titoli di coda di questo matrimonio, dopo sette vittorie di gara, 12 podi, 12 giri veloci e tre pole position in una delle classi da corsa più competitive e combattute del paddock Superbike.

"Un passo logico nella mia mente"
Il momento dei saluti è arrivato e Ana ha dichiarato: “Le gare sono difficili, non solo in pista che è quello che vedono le persone, ma anche in momenti come questo in cui bisogna prendere decisioni difficili. La mia ambizione è sempre quella di crescere come pilota, di pormi nuovi obiettivi che gli altri vedono come impossibili e di raggiungerli. Quando i miei genitori mi hanno comprato la mia prima minibike e poi ho iniziato a correre ovviamente il mio sogno di pilota era di essere un giorno un Campione del Mondo. Questo l'ho ottenuto nel 2018 e ancora oggi quella sensazione è magica; ma chiunque comprenda le corse saprà che ogni pilota deve essere ambizioso e mettersi alla prova giorno dopo giorno”. E così si arriva alla situazione odierna: “Questa opportunità di correre in Moto3 è un passo logico nella mia mente anche se il passo emotivo è difficile. Vorrei ringraziare tutti in Kawasaki che mi hanno fatto davvero sentire parte della famiglia, ovviamente alla mia squadra e a Provec che ha creato un ambiente professionale incredibile. Ringrazio tutti voi e spero che capiate che tutti voi avete giocato un ruolo nel rendermi il pilota e la persona che sono. Spero di poter ripagare la vostra gentilezza con un secondo titolo iridato. Grazie”.

Un esempio da seguire
Il team manager del KRT WorldSBK e co-proprietario del team Provec, Guim Roda, è triste nel vedere Ana andare via, ma capisce che l'opportunità sia troppo buona per lasciarsela sfuggire: “Il passaggio di Ana alla Moto3 è la degna conclusione di un viaggio che abbiamo iniziato insieme nel 2018. Siamo così orgogliosi di far parte della storia e la Kawasaki Ninja sarà per sempre riconosciuta come la prima moto in assoluto che ha portato una donna a vincere un campionato del mondo FIM. A nome di tutta la famiglia Kawasaki auguriamo tutto il meglio ad Ana e speriamo che possa continuare a fare la storia motivando le donne e dimostrando che meritano le stesse opportunità nella vita degli uomini”.
 
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